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LA SPEDIZIONE IN RUSSIA NEL 1941 - 1942

 

I tedeschi la chiamano "Operazione Barbarossa" e prevede l'occupazione della Russia.

Poco tempo è passato dalla spedizione in Jugoslavia che l'Italia crea appositamente un gruppo di uomini e mezzi che denomina C.S.I.R. (Corpo di Spedizione Italiano in Russia), il quale comprende anche lo squadrone di mio padre.
Dopo una sosta di soli 10 giorni a Verona, la partenza.

Dei movimenti di mio padre, nulla si rileva dalle lettere, che sono prive di indicazioni di località, forse perchè si tratta di un divieto specificamente prescritto dalla censura.
Solo la lettura di testi storici può far pensare che il primo trasferimento viene effettuato in treno che con un viaggio di 3-4 giorni e porta sino al confine orientale della Romania, dove la zona di adunata è a Botosani.
Poi avanti con i propri mezzi, sui campi di battaglia.

Diversi i fiumi da attraversare, i cui ponti sono gelosamente presidiati dall'avversario: il Dnjestr, il Bug, il Dnjepr, il Donez, per poi puntare sul Don.

Il fronte ultimo è a più di 2.000 chilometri da casa e si estende per altrettanti chilometri dalla Finlandia sino al Mar Nero.

Alla Divisione Celere compete la zona a sud, quella che consentirebbe la spinta verso Stalingrado; zona che è testimone di battaglie tra le più cruente: Pavlograd, Nikolajewka, Gorlowka, Rykowo, Nikitowka, Chazepetovka, Izium, poi verso Stalino.

Il primo segnale di vita di mio padre consiste in un documento ufficiale di richiesta per un premio di operosità.
E' indirizzata all'Istituto Nazionale Fascista per la Previdenza Sociale ed ha il timbro postale del 10 agosto del 1941.
E' il giorno che precede il primo contatto dei nostri soldati con l'Armata Russa poco a sud di Petrowskoje.
Poi più nulla fino a novembre.

Luoghi certi sono Stalino, Awdejewka, Grishino e poi, inaspettatamente, con un balzo di 500 chilometri, all'inizio del luglio 1942 si trova a Semliansk, all'estremo nord del fronte del Don.
Dalla lettura dei testi storici è possibile capire che mio padre ha attraversato diverse zone di battaglia, da Izyum a Kharkov ed oltre, sino apppunto a raggiungere la zona di Voronezh, che dista soli 30 chilomentri a est di Semliansk e che fu impegnata in una battaglia tra tedeschi e russi proprio in quei giorni.
Probabilmente lo squadrone di mio padre era a supporto.

Per quanto riguarda le lettere, quelle manoscritte rivelano più di quanto vi sia nel loro contenuto.
Gli esperti di grafoanalisi direbbero che si tratta di "scrittura impaziente", cioè di quei tratti che tendono a stirarsi allungando le lettere, molto inclinate. E' la dimostrazione che, pur sotto un cosciente autocontrollo, in realtà chi scrive si trova in uno stato di tensione e di allarme.
Ho aggiunto una lettera del 1943 che mi è sembrata degna di essere citata, giusto per dare una fine alla storia.

 

Il percorso in Russia tra il 1941 ed il 1942

 

Le date significative e l'epistolario

1941 – 23/7    fattura
    a Verona

1941 – 25/7    registrazione su F.M.
    Partito per la Russia III Gruppo C. L. S. Giorgio
    Facente parte del Corpo di Spedizione Italiano

1941 – 10/8    busta
    P.M. 40

1941 – 15/9    ricevuta di vaglia
    P.M. 40

1941 – 17/11     lettera
    senza localizzazione

1941 – 22/11     lettera
    senza localizzazione

1941 – 28/11     lettera
    senza localizzazione

1941 – 21/12     lettera su foglio P.M. 40
    senza localizzazione

1941 – 25/12     lettera con busta P.M. 40
    senza localizzazione

1942 – 5/1     lettera
    da dintorni di Stalino

1942 – 6/1     lettera
    senza localizzazione

1942 – 8/1    ricevuta di vaglia
    P.M. 88

1942 – 30/1    nota su documento
    in Awdejewka

1942 – 17/3     lettera
    senza localizzazione

1942 – 31/3    ricevuta di vaglia
    P.M. 88

1942 – 27/4    ricevute di vaglia e telegramma
    P.M. 88

1942 – 17/6    ricevuta di vaglia
    P.M. 88

1942 – 1/7    nota su documento
    in Zemlyansk

1942 – 27/7    registrazione su F.M.
    Rimpatriato e giunto a Verona

1942 – 31/8    registrazione su F.M.
    A Verona

1943 – 10/5    registrazione su F.M.
    A Vigone (TO)

1943 – 11/5    cartolina postale per le FF.AA.
    da Vigone (TO)

1943 – 5/6    cartolina postale per le FF.AA.
    da Vigone (TO)

1943 – 13/6     lettera
    senza localizzazione

 

L'album fotografico

Scene di guerra, delle più eloquenti.
Di una particolare guerra, quella del freddo e del gelo.

Fango che blocca i pesanti Panzer tedeschi, ma anche i nostri carri leggeri, e comunque tutto quello che procede su ruote.

Distruzione e morte.

I ricordi che hanno realmente segnato la vita di mio padre.

 

<per scorrere l'album fotografico>

 

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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016