Carissimi,
anche questa lettera ve
la mando per
mezzo di Porta.
Ho ricevuto oggi il
pacco del giorno 2/12 e vi ringrazio,
le batterie si sono già scaricate un po’ forse per l’umidità
presa durante il viaggio, gli amaretti sono spariti in
due secondi, le sigarette stanno seguendo la medesima
sorte. Molto gradita la marmellata ed il latte condensato;
di dentifricio non ne avevo bisogno però lo terrò da conto;
buona la crema per il
viso.
Continuate a spedire
più pacchi che potete e sarò contento.
Oggi la temperatura è
risalita, sembra quasi primavera
nonostante il termometro sia sempre a –10. Non
mandatemi roba di lana che non ne ho bisogno e mi
è di solo impiccio.
Vi mando tanti saluti
affettuosi a voi, famiglia
Chiari e Roberto.
Bacioni.
Nino
E’ passato un solo giorno dalla lettera precedente e siamo ritornati al manoscritto. Forse la macchina da scrivere è già imballata.
A dar credito a quello che sarà l’ultimo riferimento geografico certo, probabilmente lo squadrone di mio padre è in procinto di spostarsi verso nord, allontanandosi da Stalino. Lo si rileva anche dal fatto che trova gradita la crema per il viso, utile evidentemente quando si è all’aperto tra neve, vento e gelo.
Non si racconta altro, ma è chiaro che i messaggi di dettaglio saranno verbali e riportati per bocca di quel Porta, commilitone che rientra a casa.