San Bernardo di Monte Carasso:
il viaggio
testo e foto di Ferruccio C. Ferrazza
(visita effettuata nel settembre 2007)
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Il viaggio.
Raggiungere Monte Carasso non è stato per nulla facile, tantomeno lo è
stato per la chiesa di San Bernardo.
Ho pianificato il percorso con la massima attenzione, ponendo in atto
tutti i possibili artifici tecnologici a mia disposizione: carte topografiche, foto aeree
georeferenziate, altimetrie, calcolo dei tempi di percorrenza. Sono partito attrezzato di
tutto punto e con certezze assolute.
Volevo pranzare nel paese: non ci sono riuscito.
Volevo raggiungere il luogo senza sforzi eccessivi: non ci sono
riuscito.
Ho sbagliato sia le strade di percorrenza automobilistica, sia i
sentieri boschivi, trovandomi ad imboccare quello più breve, che significa salire in
verticale (mi si passi lesagerazione) dal paese che si trova a 250 m.
daltezza. fino a raggiungere quota 600 e rotti. Non lo potrei più fare, ma per
questa volta sono sopravvissuto.
Fortunatamente avevo impostato il mio fedele GPS con le coordinate della
chiesa, così almeno a destinazione ci sono arrivato, altrimenti temo proprio che anche
questo obiettivo sarebbe andato perso. Però il GPS mi diceva solamente a quale distanza
la chiesa si trovasse verso il là e non che ci si arriva per di
qua.
Ma il proverbio ben dice chi è causa del suo mal, pianga se
stesso, e quindi non mi posso lamentare, né tantomeno lo devo fare.
Comunque, limportante è raggiungere il paese di Monte Carasso;
poi ognuno potrà scegliere la via che preferisce. Io avrei dovuto optare per la
funicolare, che almeno mi avrebbe portato alla giusta altezza per poi consentirmi di
proseguire in cammino su un sentiero pianeggiante di tutto riposo; così almeno credo,
visto che poi, forzatamente, non ho scelto questa soluzione.
Il paese si trova nella piana di Magadino, in pratica tra Locarno e
Bellinzona, sulla strada che congiunge queste due località seguendo un percorso che si
snoda sulla sponda destra del Ticino, cioè a nord dello stesso; non è la strada che
potremmo chiamare principale, che invece segue un percorso a sud del fiume. La
distanza da Bellinzona è di molto inferiore a quella da Locarno; si tratta di un paio di
kilometri. La chiesa si trova sopra il paese, sullunico versante del monte che lo
sovrasta e cioè a nord, ma non è facilmente visibile dallabitato. Tuttavia diversi
cartelli indicatori consentono un facile orientamento; il punto di riferimento è la
stazione di partenza della funicolare, dalla quale si dirama anche la strada asfaltata che
sale verso i parcheggi che si trovano ad altezza intermedia.
La chiesa è normalmente chiusa, però la chiave è a disposizione dei
visitatori sia alla stazione della funicolare, quando presente il personale, sia in
Comune. Il palazzo comunale si trova in centro, dove una piccola piazza apre la visione su
un monastero, restaurato ad uso di eventi culturali; un tranquillo scorcio di quella
Svizzera che ognuno di noi immagina. Io ho prelevato la chiave in Comune dove ho trovato
una persona di inaspettata cortesia e disponibilità.
Poi ho cercato di raggiungere in macchina il parcheggio che avevo
valutato come essere il più comodo, snobbando luso della teleferica, e mal me ne
incolse. Sono arrivato invece al parcheggio dellacquedotto, da dove parte la via direttissima. Per
fortuna sotto fresche frasche, ma in un giorno di vento gelido ed impetuoso.
E sali, e sali, e sali.
Ed ecco che ad un tratto il sentiero si appiana e compare
dapprima qualche manufatto murario, poi la chiesa.
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