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L'AMPLIAMENTO
(premere qui per le note a piè di pagina) Testo estratto dal libro
Negli ultimi anni del '400, la chiesa o perché troppo piccola o perché bisognosa di restauri, viene quasi completamente rifatta e ampliata. Dalla copia dell'istrumento della consacrazione fatta dal notaio Giovanni Vincenzo Menini nel 1652 e controfirmata dall'arciprete di Sondrio Francesco Parravicini, risulta che il 3 settembre 1506, Matteo dell'Olmo vescovo di Laodicea suffraganeo del vescovo di Como card. Antonio Trivulzio (13) consacrò appunto una chiesa rurale e senza cura d'anime situata nella terra di Sondalo in Valtellina diocesi di Como con il relativo altare maggiore, da poco edificata costruita, previa speciale licenza del "venerabile et sapiente ill.mo et rev.mo Guglielmo de Citadinis" vicario generale del predetto cardinale e vescovo di Como, sotto il titolo delle sante sorelle Maria Maddalena e Marta, mediante le processioni solenni e i digiuni e i cantici prescritti da santa romana Chiesa, il quale concesse inoltre le solite indulgenze. L'istrumento originale rogato dal notaio Benedetto de Ripa, presenti come testimoni prete Abramo Sassella rettore della chiesa di s. Lorenzo in Frontale, prete Mariolo de Sermondis beneficiale della stessa chiesa di s. Marta e Francesco Imeldi di Sondalo. La festa anniversaria della consacrazione è fissata per il giorno di s. Martino, l'il novembre (14). A questa consacrazione si accenna anche nella pergamena dove si dice dell'elezione e conferma a beneficiale di s. Marta di prete Mariolo Sermondi. Essa contiene alcuni particolari interessanti. Dopo di aver detto che il beneficiale ha l'obbligo di celebrare o far celebrare 12 sante messe annue (una ogni seconda domenica del mese), di far illuminare la chiesa nelle principali solennità, di intervenire in aiuto alla chiesa di s. Maria e di partecipare alle litanie, si stabilisce che egli possa rinunciare a detta chiesa di s. Marta in favore di un sacerdote o chierico di Sondalo che sia di buona vita. A loro volta gli uomini di Sondalo dovranno far consacrare a loro spese i due altari (laterali) dedicati a s. Bartolomeo e a s. Gregorio e a s. Lorenzo, Dovranno finire il tetto della chiesa e così pure quello del campanile, e infine mantenere detta chiesa e aver cura dei beni annessi. Parlando della chiesa l'estensore del documento ha cura di dire che era stata ampliata da poco: "noviter ampliata" (15).
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