1913-1918
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TERZO PERIODO: 1913-1918
LA GUERRA ED I GRANDI APPARECCHI PLURIMOTORI

 

Alla fine del 1913 avevo completato in ogni sua parte il progetto di un biplano munito di tre motori, di quell'apparecchio cioè che fu il primo trimotore che abbia volato nel mondo, e dal quale venne la superiorità mantenuta dagli alleati durante la Guerra nell'Aviazione da Bombardamento. Mi è doveroso qui ricordare con riconoscenza la bella figura di studioso e fervente apostolo dell'arma aerea quale fu il compianto Generale Douhet. Egli intuì il valore bellico dell'apparecchio da me progettato e con il suo appoggio potei ottenere di costruire, nelle Officine che già mie erano state cedute allo Stato in seguito a rovesci finanziari, il biplano trimotore, vincendo prevenzioni balorde, preconcetti tecnici di ogni specie, ed additando invece nuove possibilità alle costruzioni aeronautiche.

Nell'autunno del 1914 l'apparecchio munito di tre motori rotativi Gnome veniva felicemente collaudato dal pilota Pensuti; seguirono subito altri tipi con motori fissi sempre più potenti ed i Triplani. Alla costruzione di apparecchi plurimotori, che era una mia vecchia idea (vedi il biplano CA 7), fui spinto da due considerazioni principali e che si integravano a vicenda.

a) Allo scopo di aumentare la sicurezza del volo era d'uopo suddividere la potenza motrice in più motori; così anche l'arresto di uno di essi non aveva come conseguenza l'immediata interruzione del volo, ed anche nel caso che la potenza motrice risultasse di molto diminuita, la traiettoria di discesa veniva pur sempre allungata, dando maggiore agio alla ricerca di un campo adatto all'atterramento.
b) Data la piccola potenza dei motori esistenti a quell'epoca (100 HP. circa), era giocoforza ricorrere all'installazione di più motori per avere apparecchi di maggior potenza.

Il primo apparecchio fu progettato coi tre motori raggruppati nella carlinga centrale, uno dei quali fissato posteriormente di sbalzo ed azionante in presa diretta un'elica propulsiva, mentre gli altri due erano collocati entro la carlinga e collegati fra loro con l'intermediario di un differenziale dal quale partivano, con l'interposizione di giunti elastici, due alberi di trasmissione, destro e sinistro, i quali per mezzo di rinvii a pignoni conici azionavano le due eliche trattive applicate in testa alle due fusoliere dell'apparecchio.

Risultava con questa disposizione la possibilità di azionare l'apparecchio sia con tutte e tre le eliche e tutti e tre i motori, sia anche con tre eliche e due motori (quello posteriore in presa diretta con l'elica, e uno dei due motori accoppiati) sia soltanto colle due eliche azionate dai due motori accoppiati o da uno di essi, sia infine con un solo motore ed una sola elica (quella posteriore in presa diretta).

Il collegamento dei motori con differenziale aveva inoltre il vantaggio che i motori pure essendo sempre collegati non avevano la necessità di funzionare ad egual numero di giri, poiché il numero di giri degli alberi di trasmissione alle eliche risultava eguale alla semisomma dei numeri di giri dei due motori. In caso di arresto di uno dei motori la potenza assorbita dalle eliche a metà del numero dì giri risultante era inferiore a quella di un solo motore, cosicché questo accelerava i giri sino ad equilibrare la propria potenza con quella assorbita dalle due eliche.

Altri vantaggi dati dalla disposizione dei tre motori in carlinga erano la possibilità di controllo di essi, di piccole riparazioni in volo, e la diminuzione delle resistenze passive, talché questa soluzione sarebbe tuttora ottima per apparecchi molto veloci.

I disegni di brevetto allegati illustrano chiaramente la soluzione meccanica del problema come fu escogitata; però per ragioni di costo, di semplicità costruttiva e quindi anche di peso, prescelsi la soluzione di accoppiare direttamente ogni motore alla sua elica.
Da questo tipo e solo con piccole varianti nei particolari, ebbe principio la serie dei biplani plurimotori di varia potenza che vennero impiegati dagli alleati su tutti i fronti di guerra come apparecchi da bombardamento; fra questi il tipo 450 HP. restò in uso nell'Esercito Italiano sino al 1926, vale a dire per 12 anni.

Caratteristiche principali di questi biplani, come nei triplani che seguirono, erano la carlinga centrale munita anteriormente di pattino elastico con doppia ruota, e le due fusoliere laterali fissate sull'ala inferiore e portanti ognuna anteriormente un motore e posteriormente servendo di sostegno ad un grande piano orizzontale di coda con tre timoni di direzione accoppiati fra loro; fissati ai lungheroni dell'ala inferiore in corrispondenza delle fusoliere erano i carrelli. Questa soluzione dell'impennaggio orizzontale sostenuto da due fusoliere aveva il vantaggio di dare a questo un doppio appoggio e di avere le fusoliere praticamente sottoposte soltanto a sforzi di flessione e non di torsione. Questa disposizione diede ottimi risultati e fu uno dei coefficienti che contribuirono alla possibilità di costruzione e di impiego di tipi di apparecchi più potenti (i triplani) derivati da questo che ne fu il prototipo.

Altra caratteristica era la costruzione del carrello dalla larga carreggiata che unitamente al pattino anteriore con ruote, permetteva sicuro atterramento anche su terreni accidentati. Particolari costruttivi degni di nota erano il doppio comando di pilotaggio a posti affiancati, l'orientabilità delle ruote dei carrelli che potevano così adattarsi liberamente al terreno, gli attacchi dei montanti e delle crociere, ecc. ecc.

Ma una qualità veramente umanitaria ebbero questi apparecchi, universalmente riconosciuta dai nostri piloti di guerra, vale a dire la generosità dell'apparecchio, che anche ripetutamente colpito dai tiri avversari, con montanti, crociere rotte e ali squarciate, non per questo si sconnetteva, ma sempre riusciva, sia pure stentatamente, a proseguire il volo o ad atterrare regolarmente salvando l'equipaggio.

Questa qualità era dovuta al fatto che gli apparecchi erano appositamente costruiti ad elementi sovrabbondanti, cosicché anche la rottura di uno o più di essi non causava lo sfasciamento dell'insieme.

Dai disegni di brevetto uniti è dato farsi un'idea dei principali concetti costruttivi informatori degli apparecchi costruiti in questo periodo in cui la guerra premeva con le sue imperiose necessità. Di seguito sono poi elencati e sommariamente descritti in ordine cronologico gli apparecchi, in maggioranza plurimotori, costruiti, ed in fine di questo capitolo i brevetti riguardanti innovazioni nel campo dei motori, apparecchi di misura ed armamento escogitati ed in parte costruiti in questo stesso periodo.

 

Biplano Ca 30

Biplano trimotore con carlinga centrale e due fusoliere laterali di sostegno della coda monoplana con due timoni di direzione. Il piano inferiore era dotato di diedro verticale. I tre motori erano sistemati nella carlinga; quello posteriore azionava un'elica propulsiva in presa diretta, mentre gli altri due erano accoppiati fra loro per mezzo di un differenziale e con dei rinvii ad ingranaggi conici ed alberi di trasmissione azionavano due eliche trattive anteriori fissate in testa alle fusoliere. Il posto di pilotaggio era a doppio comando con posti affiancati. I carrelli erano ad anse in legno con doppie ruote orientabili. I motori erano due Gnome di 80 HP. ed un Gnome di 100 HP.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 22,20 - Lunghezza m. 10,90 - Altezza m. 3,70 - Superficie portante mq. 100 - Potenza 260 HP. - Peso a vuoto Kg. 2100 - Carico utile Kg. 1000 - Velocità 110 Kmh. - Anno di progetto 1913.

 

Biplano Ca 31

Derivato dal precedente, ma per semplicità costruttiva i motori erano accoppiati direttamente ognuno alla sua elica e perciò in testa alle fusoliere erano fissati i due motori Gnome prima sistemati in carlinga. In quest'apparecchio l'ala inferiore era piana come la superiore ed i timoni di direzione furono aumentati a tre per avere maggiore efficacia e contrastare più efficacemente alla coppia risultante dall'arresto di uno dei motori laterali; il carrello anteriore in testa alla carlinga venne sostituito da un pattino orientabile munito di ruote pure orientabili.

E' per quest'apparecchio che presi il brevetto della disposizione classica dei tre motori, uno centrale posteriore, e due laterali anteriori, soluzione che ebbe enorme successo e che ancor oggi è quella trionfante.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 22,20 - Lunghezza m. 10,90 - Altezza m. 3,70 - Superficie portante mq. 100 - Potenza 260 HP. - Peso a vuoto Kg. 2000 - Carico utile Kg. 1000 - Velocità 110 Kmh. - Salita a 1000 m. in 15' - Anno di costruzione 1914.

 

Biplano Ca 32

Come il precedente, ma munito di tre motori Fiat fissi a raffreddamento ad acqua della potenza di 100 HP. ciascuno. Con questo tipo di apparecchio vennero costituite le prime squadriglie da bombardamento notturno impiegate al fronte, con un equipaggio di tre persone: due piloti ed un osservatore-bombardiere.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 22,20 - lunghezza m. 10,90 - Altezza m. 3,70 - Superficie portante mq. 100 - Potenza 300 HP. - Peso a vuoto 2000 Kg. - Carico utile Kg. 1000 - Velocità 115 Kmh. - Salita a 1000 m. in 10' - Plafond 4000 m. - Anno di costruzione 1915.

 

Biplano Ca 33

<vedi foto>

Come il CA 32 ma con motori più potenti Isotta Fraschini di 150/180 HP. ciascuno, raffreddati ad acqua. Era armato con due mitragliatrici, una anteriore sulla prua della carlinga e su anello girevole, e l'altra posteriore in una torretta sopra il motore centrale in modo da poter sparare anche sopra le ali.

Il forte carico utile e la possibilità che aveva di sistemazione di appropriati lancia-bombe, ne fecero il più potente apparecchio da bombardamento allora esistente, e come tale venne riprodotto in grandi serie in Francia, in Inghilterra e Stati Uniti ed impiegato dagli Alleati su tutti i fronti di guerra.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 22,20 - Lunghezza m. 10,90 - Altezza m. 3,70 - Superficie portante mq. 100 - Potenza 450-540 HP. - Peso a vuoto Kg. 2300 - Carico utile Kg. 1200-1500 -(Combustibile per 4 ore - 3 persone, armamento 500-800) - Velocità 120 Kmh. - Salita a 1000 m. in 8', ed a 4000 in 40'.

 

Biplano Ca 34

<vedi foto>

Come il precedente CA 33 ma allo scopo di guadagnare in velocità ed anche per proteggere l'equipaggio dalle intemperie, erano state soppresse le ruote al pattino anteriore e la carlinga venne completamente chiusa in modo che da essa sporgevano solo le teste delle persone componenti l'equipaggio. Questa soluzione venne però subito abbandonata perché il piccolo aumento di velocità conseguito non compensava la perduta libertà di movimento dell'equipaggio e la difficoltà delle varie sistemazioni interne.

CARATTERISTICHE
Uguali a quelle del CA 33 salvo la velocità che passò da 120 a 125 Kmh.

 

Biplano Ca 35

<vedi foto>

Rappresenta un altro tentativo fatto allo scopo di aumentare la velocità del tipo CA 33 dal quale deriva. In quest'apparecchio la carlinga venne fatta di forma ovoidale e più stretta abolendo il doppio comando a posti affiancati che vennero invece messi in tandem. Ma anche con questa soluzione il guadagno di velocità ottenuto non compensava i sacrifici nelle sistemazioni di bordo.

CARATTERISTICHE
Come il precedente CA 34.

 

Biplano Ca 36

<vedi foto>

Come il precedente CA 33, ma modificato nella struttura della cellula per permettere lo smontaggio e montaggio delle ali estreme, lasciando completamente montata la parte centrale della cellula, con la carlinga, le fusoliere e relativi impennaggi di coda, motori, carrelli ecc.

Altre modifiche di dettaglio ne migliorarono l'impiego ed il rendimento e questo tipo di apparecchio sino al 1926 costituì le squadriglie da bombardamento notturno della nostra aeronautica.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 22,20 - Lunghezza m. 10,90 - Altezza m. 3.70 - Superficie portante mq. 100 - Potenza 500-600 HP. - Peso a vuoto Kg. 2600 - Carico utile Kg. 1400 - Velocità Kmh. 135 - Salita a 1000 m. in 8' - a 4000 in 65' - Plafond m. 4500.

 

Biplano Ca 36 S.

<vedi foto>

Primo tentativo di aeroplano sanitario realizzato adattando il biplano da bombardamento CA 36 a trasporto feriti. Questi potevano essere in numero di otto, dei quali quattro gravi su barelle disposte in luogo dei serbatoi di carlinga e dei lanciabombe, e gli altri quattro seduti avanti e dietro il posto di pilotaggio. Uno dei piloti era sostituito da un medico o infermiere.

La cabina era completamente chiusa e si accedeva ad essa mediante una scala facente parte del pavimento e che si poteva abbassare. Dietro le barelle era ricavato un armadio farmaceutico. I serbatoi di carlinga erano sostituiti da serbatoi piazzati nella fusoliera dietro ai motori.

CARATTERISTICHE
Come il precedente.

 

Biplano Ca 37

Biplano a doppia fusoliera e con un solo motore centrale.

Rappresenta un tentativo per creare un apparecchio da bombardamento veloce destinato a rapide azioni e per attacco al suolo; sua arma principale di difesa doveva essere la velocità.

<vedi foto>

Simile come struttura ai biplani precedenti era munito di un solo motore centrale di 250 HP., azionante in presa diretta un'elica propulsiva. L'equipaggio era composto di un pilota e di un mitragliere osservatore. La prua della carlinga era blindata in lamiera di acciaio speciale.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 11,30 - Lunghezza m. 11,20 - Altezza m. 4 - Superficie portante mq. 65 - Potenza 250 HP. - Peso a vuoto Kg. 1300 - Carico utile Kg. 500 - Velocità Kmh. 165 - Salita a 1000 m. in 4'.

 

Biplano Ca 38

<vedi foto>

Identico al precedente salvo che la carlinga e la fusoliera erano a forma ovoidale per guadagnare in velocità.

CARATTERISTICHE
Come il precedente, salvo la velocità che raggiunge i 170 Kmh.

 

Biplano Ca 39

Biplano idrovolante trimotore derivato dai precedenti CA 35 e CA 36 e munito di un solo galleggiante centrale unito elasticamente alla cellula. Questa soluzione dovrebbe essere presa in considerazione ancor oggi onde rendere più dolce l'amarraggio e le partenze dall'acqua con conseguenti minori sollecitazioni nelle strutture dell'apparecchio e colla possibilità quindi di una maggior leggerezza costruttiva.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 22,20 - Lunghezza m. 12,10 - Altezza m. 4,70 - Superficie portante mq. 100 - Potenza 540 HP. - Peso a vuoto Kg. 2700 - Carico utile Kg. 1000 - Velocità 135 Kmh.

 

Triplano Ca 40

<vedi foto>

Le necessità del bombardamento aereo spingevano alla ricerca di apparecchi sempre più potenti e capaci di più forti carichi onde aumentare il raggio di azione degli apparecchi e la loro efficacia bellica. Da questi motivi fui spinto a progettare e costruire il CA 40, primo grande triplano che abbia volato al mondo, ed il suo successo fu tale che ne vennero costituite delle squadriglie.

La struttura di questi triplani era derivata dai precedenti biplani. Ritroviamo perciò la stessa disposizione dei motori, la carlinga centrale con il lungo pattino anteriore a ruote, e le due fusoliere dì sostegno della coda monoplana con tre timoni di direzione. Particolarmente interessanti erano i carrelli, muniti ciascuno di due ordini di ruote disposte in tandem ed in una posizione tale rispetto ai centri di gravita dell'apparecchio da creare una forza raddrizzante dello stesso. Altro dettaglio interessante era la distribuzione delle grandi crociere della cellula. I motori erano Fiat o Isotta Fra-schini di potenza variabile da 200 a 300 HP ciascuno.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 29,90 - Lunghezza m. 13,10 - Altezza m. 6,30 - Superficie portante mq. 200 - Potenza 600-900 HP. - Peso a vuoto 3500 Kg. - Carico utile 3000 Kg. - Velocità Kmh. 125 - Salita a 3000 m. in un'ora - Anno di costruzione 1916.

 

Triplano Ca 41

Come il precedente, salvo che per migliorarne le doti di volo la carlinga venne costruita a sezione ovoidale e fu soppresso il pattino anteriore a ruota. Era pure migliorato nei dettagli e nelle sistemazioni interne rispetto al tipo precedente.

CARATTERISTICHE
Come il CA 40 - Velocità Kmh. 135.

 

Triplano Ca 42

<vedi foto>

Derivato dal precedente CA 41, ma munito di motori più potenti, Liberty di 350/400 HP. ciascuno. Portava appesa all'ala inferiore una navicella lanciabombe.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 29,90 - Lunghezza ni. 13,10 - Altezza m. 6,30 - Superficie portante 200 mq. - Potenza 900-1200 HP. - Peso a vuoto Kg. 4000 - Carico utile Kg. 3500 - Velocità 140 Kmh - Salita a 3000 m. in 24' - Anno di costruzione 1917.

 

Idro-Triplano Ca 43

<vedi foto>

Come il precedente, ma Idrovolante con la sostituzione dei carrelli con due galleggianti uniti elasticamente alla cellula. Venne usato anche come Idro-silurante applicando al posto del lancia-bombe, come nel tipo precedente, speciali dispositivi di sgancio per due siluri normali della Marina.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 29,90 - Lunghezza m. 15,10 - Altezza m. 6,70 - Superficie portante mq. 200 - Potenza 900-1200 HP. - Peso a vuoto Kg. 4400 - Carico utile Kg. 3000 - Velocità Kmh. 130 - Salita a 1000 m. in 7'.

 

Biplano Ca 44

Allo scopo di aumentare l'efficienza dei biplani tipo CA 33 e CA 34 costruii questo tipo CA 44 di maggior superficie portante ottenuta aumentando la profondità dell'ala e l'apertura di essa. La carlinga venne fatta di forma ovoidale e fu modificata la struttura della cellula nella parte centrale. I radiatori vennero incorporati nella carlinga e nelle fusoliere. I motori erano Fiat di 200-300 HP. ciascuno.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 23,40 - Altezza m. 4,48 - Lunghezza m. 12,60 - Superficie portante mq. 150 - Potenza 600-900 HP. - Velocità massima 150-160 Kmh. - Peso a vuoto Kg. 3300 - Carico utile Kg. 2000 - Plafond pratico m. 4600 - Anno di costruzione 1917.

 

Biplano Ca 45

Come il precedente, salvo che i radiatori dei motori laterali erano esterni ed i motori erano Isotta Fraschini di 200-250 HP.

CARATTERISTICHE
Come il precedente - Potenza 600-750 HP. - Velocità 130-140 Kmh. - Peso a vuoto Kg. 3000 - Carico utile Kg. 2200 - Plafond pratico 4200 mt.

 

Biplano Ca 46

<vedi foto>

Come il CA 44, ma munito di motori più potenti, Liberty, di 35CH-400 HP.

Questo tipo venne riprodotto con lievi modifiche di dettaglio in America, Francia, Inghilterra ed impiegato dagli Alleati su tutti i fronti.

CARATTERISTICHE
Come il CA 44 - Potenza 900-1200 HP. - Velocità 160-170 Kmh. - Peso a vuoto Kg. 3500 - Carico utile Kg. 2500 - Plafond pratico m. 5100.

 

Idro-Biplano Ca 47

<vedi foto>

Come il precedente, ma Idrovolante da bombardamento o Idro-silurante potendo portare un siluro normale da Marina appeso all'ala centrale inferiore fra i due galleggianti mediante apposito dispositivo di sgancio. I galleggianti erano uniti elasticamente alla cellula.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 23,40 - Lunghezza m. 13,20 - Altezza m. 5 - Superficie portante mq. 150 - Potenza 600 HP. - Peso a vuoto Kg. 3300 - Carico utile Kg. 2000 - Velocità 150 Kmh.

 

Triplano Ca 48

Triplano trimotore identico come struttura ai precedenti ma adattato per trasporto passeggeri con l'aggiunta di una grande cabina sotto la carlinga fra l'ala centrale e quella inferiore. Poteva portare 25 persone delle quali 17 all'interno della cabina e 6 all'esterno nella carlinga fra il posto di pilotaggio ed il motore centrale posteriore.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 29,90 - Lunghezza m. 13,20 - Altezza m. 6,30 - Superficie portante mq. 200 - Potenza 900-1200 HP. - Peso a vuoto Kg. 4000 - Carico utile Kg. 3200 - Velocità Kmh. 130-140.

 

Idro-Triplano Ca 49

Triplano idrovolante quadrimotore espressamente progettato per trasporto di passeggeri su lunghi percorsi. La cellula era dotata di diedro verticale ed i 4 motori erano disposti: due in carlinga (uno anteriore e l'altro posteriore) e gli altri due in testa alle fusoliere laterali come nei precedenti triplani. Il piano di coda era biplano con due timoni di direzione. Un grande scafo-cabina era appeso centralmente alla cellula e all'equilibrio laterale in acqua provvedevano due piccoli galleggianti alle estremità del piano inferiore.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 34,50 - Lunghezza m. 13 - Altezza m. 7,80 - Superficie portante mq. 250 - Peso a vuoto Kg. 4000 - Carico utile Kg. 3000 - Potenza HP 1200-1500 - Velocità Kmh. 140.

 

Biplano Ca 50

Quest'apparecchio rappresenta certamente uno dei primis-simi tentativi fatti durante la Guerra per adibire aeroplani al rapido trasporto di feriti gravi dal fronte di battaglia agli ospedali meglio attrezzati della zona di guerra o dell'interno del paese, in grado cioè di eseguire operazioni non possibili nei comuni Ospedali da campo. Era un biplano tipo CA 45, nel quale i feriti gravi venivano adagiati su barelle a loro volta fissate sulle fusoliere dell'apparecchio. Le barelle venivano completamente chiuse da capottature in modo che il ferito rimaneva protetto da intemperie, sole e vento dell'elica. Oltre i due feriti gravi cosi sistemati, altri due feriti leggeri potevano trovare posto nella carlinga.

CARATTERISTICHE ; Come il precedente CA 45. Anno di fabbricazione 1917.

 

Triplano Ca 51

<vedi foto>

Identico come struttura ai precedenti triplani CA 42, aveva la coda biplana portante al centro una piccola carlinga nella quale trovava posto un mitragliere in torretta. L'apparecchio era così maggiormente difeso dagli attacchi di aeroplani nemici.

CARATTERISTICHE
Come il tipo CA 42.

 

Triplano Ca 52

Sotto questo numero furono costruiti parecchi triplani tutti derivati dal tipo CA 42, ma diversi nei motori di vario tipo e potenza, nelle sistemazioni interne, nell'armamento ecc. ecc. Furono costruiti per l'Aviazione Inglese e da questa impiegati sul fronte italiano. Parecchi erano muniti di un sistema elettrico per lo sgancio delle bombe.

CARATTERISTICHE
Come il tipo CA 42.

 

Triplano Ca 53

<vedi foto>

Piccolo triplano a fusoliera unica per caccia, ricognizione rapida o piccolo bombardamento, data la capacità interna della fusoliera che permetteva le più svariate sistemazioni. L'armamento era costituito da una mitragliatrice superiore in torretta ed una sul fondo della fusoliera per tiro in depressione. Il carrello presentava la particolarità dello spostamento delle ruote verso l'avanti nel molleggio. Il serbatoio della benzina era sganciabile a comando. Il motore aveva la potenza di 350-500 HP. con elica trattiva a 4 pale, in presa diretta. Dettagli costruttivi interessanti ne facevano un apparecchio assolutamente originale.

CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 14,30 - Lunghezza m. 9,23 - Altezza m. 3,86 - Superficie portante mq. 65 - Peso a vuoto Kg. 1600 - Carico utile Kg. 800 - Velocità Kmh. 175-190.

 

Triplano Ca 53 a)

Come il precedente, ma con la cellula a struttura rigida e dotata di diedro verticale.

CARATTERISTICHE
Identiche al precedente.

 

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Ferruccio C. Ferrazza
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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016