QUINTO PERIODO: 1922-1927
APPARECCHI CIVILI E MILITARI DI NUOVA CONCEZIONE
L'avvento di Mussolini al potere trovò l'Aviazione Italiana in completo
sfacelo; chiusi la maggior parte degli Stabilimenti Aeronautici o dediti ad altre
lavorazioni, nulla l'Aviazione civile mentre quella militare era ormai ridotta a qualche
sparuta Squadriglia composta di apparecchi di vecchio tipo ed i Campi erano sprovvisti di
qualsiasi organizzazione.
Questa distruzione del nostro patrimonio aeronautico era tanto più
dolorosa per il fatto che all'Estero, in ogni Paese, non erano cessate con la fine della
guerra le cure per aumentare l'efficienza dell'Arma aerea, per far progredire le
costruzioni aeronautiche e per sviluppare l'Aviazione civile, i servizi, e
l'organizzazione dei Campi.
Il problema d'impellente necessità della rapida ricostituzione della
nostra Armata aerea venne dal Governo Fascista affrontato e risolto, per l'Aviazione da
bombardamento, in due tempi:
I. - Scegliere fra gli apparecchi impiegati durante la guerra, il tipo migliore per
riprodurlo in serie in modo da ricostituire le Squadriglie da bombardamento, i servizi
annessi, allenare i piloti, ecc.
II. - Bandire un concorso fra le Ditte costruttrici italiane per un apparecchio da
bombardamento di più elevate caratteristiche date le superiori esigenze militari
richieste.
Come apparecchio da bombardamento da costruirsi nel primo tempo, venne
scelto il CA 36, il glorioso biplano trimotore impiegato su tutti i fronti alleati, e
così le mie Officine poterono riaprirsi richiamando maestranze e ricostituendo gli uffici
tecnici, i quali ultimi sotto la mia guida portarono a termine in breve tempo il progetto
del biplano quadrimotore CA 66 che vinceva con le prove eseguite sul Campo Sperimentale di
Montecelio il concorso bandito nel 1922 dal Ministero dell'Aeronautica.
Questo periodo fu molto intenso per gli studi, ricerche ed esperienze,
poiché non solo furono progettati e costruiti apparecchi da bombardamento, ma anche da
caccia, ricognizione rapida, attacco al suolo, anfibi ecc. ecc. Affrontai altresì in
pieno e con nuovi concetti il problema delle costruzioni metalliche dopo lunghe e numerose
prove su vari sistemi di strutture. Il risultato di questi studi fu l'orientamento verso
un sistema basato esclusivamente sull'impiego del tubo d'acciaio, e questo non solo allo
scopo di ottenere strutture metalliche perfettamente omogenee ed elastiche, ma anche per
unificare al massimo grado il materiale impiegato e facilitare così gli
approvvigionamenti, specialmente in caso di guerra.
All'intenso lavoro richiesto dallo studio e dalla costruzione di tanti e
diversi tipi di apparecchi, si aggiunge in questo periodo lo studio del problema della
trasmissione idraulica e della sua applicazione agli autoveicoli colla costruzione di un
gruppo sperimentale nel quale vennero affrontati e risolti parecchi importanti problemi.
Allo stadio di progetto rimasero invece un raffreddatore di ambienti ad aria compressa ed
un elicottero con eliche automotrici.
Di tutti questi studi sono, riprodotti i disegni di brevetto e pure di
quelli riguardanti le strutture degli apparecchi costruiti o progettati in questo periodo
e qui di seguito descritti.
Biplano Ca 66
<vedi foto>
Grande biplano quadrimotore da bombardamento notturno costruito in
seguito al concorso bandito dal Ministero dell'Aeronautica.
In questo apparecchio di costruzione mista, legno e metallo con
ricoperture in tela di lino, mi staccai nettamente dai sistemi costruttivi sino ad allora
impiegati nei biplani e triplani. Tipica la struttura della cellula, assolutamente nuova;
rigida nella parte centrale e semirigida nelle ali estreme e coi due piani decalè
all'indietro. Le ali a profilo semispesso erano di diversa profondità ed apertura,
maggiori in quella inferiore che era munita di aleroni compensati e dotata di diedro
verticale. Il vantaggio di questa conformazione della cellula consisteva nell'avere
all'atterraggio una maggiore reazione del cuscinetto d'aria schiacciato fra il suolo e
l'ampia superficie alare inferiore facilitando così grandemente il raddrizzamento
trasversale dell'apparecchio, ed intensificando l'azione degli aleroni anche a bassa
velocità, vicino a terra.
Le ali di struttura normale avevano le centine ed i lungheroni a
traliccio e le reazioni dei montanti e delle grandi crociere concorrevano in ogni nodo in
un punto di applicazione situato sul centro del lungherone annullando gli sforzi
secondari.
Due sole coppie di montanti senza rompitratta ed una sola coppia di
grandi crociere riducevano al minimo le resistenze passive della cellula.
I motori costituivano due gruppi in tandem ed erano disposti a metà
altezza tra i due piani e simmetricamente rispetto alla fusoliera, in due castelli di
struttura semplicissima. I motori con elica in presa diretta erano completamente capottati
e muniti di messa in marcia centrale fra i due motori a mezzo di manovella a mano
demoltiplicata; l'alimentazione era assicurata da pompe ad elica. I radiatori del tipo
lamellare Lamblin, erano piazzati uno per motore al di sotto di essi ed applicati ai
montanti. Ogni gruppo di motori azionava un'elica trattiva ed una propulsiva.
Direttamente sotto i due castelli motori erano applicati ai lungheroni
dell' ala i due carrelli ad assale interrotto con una sola ruota; i carrelli erano a
struttura in tubo d'acciaio con molleggiamento nei puntoni anteriori a mezzo di fasciatura
di cordone elastico contenuta nell'interno dell'ala; nel molleggiamento le ruote si
spostavano in avanti.
La fusoliera completamente in legno, anche nella ricopertura, era
fissata sull'ala inferiore e terminava in una coda biplana fissata all'impennaggio fisso
verticale di costruzione con la fusoliera; all'impennaggio era imperniato il timone di
direzione compensato. Il pattino era orientabile con molleggiamento a mezzo di legatura
con cordone elastico.
La fusoliera intercomunicante al suo interno aveva le seguenti
installazioni di bordo partendo dalla prua: posto per mitragliatrice in torretta -
serbatoio benzina anteriore - posto di pilotaggio a doppio comando - lanciabombe per 10
bombe di 100 Kg. ciascuna - serbatoio benzina posteriore - posto per mitragliere (una
mitragliatrice superiore in torretta ed una inferiore per tiro in depressione). Per di
più esternamente alla fusoliera potevano essere agganciate bombe di 250-500-800 Kg.
Le installazioni erano completate da un impianto radio ricevente e
trasmittente, dalla macchina fotografica, cannocchiali di puntamento, ecc.
Il tiro delle mitragliatrici era a settori interferenti e così la
difesa dell'apparecchio era assicurata da qualunque punto venisse l'attacco, mentre il
centraggio perfetto, la velocità e la dolcezza dei comandi ne facevano un apparecchio
manovriero per eccellenza malgrado la mole ed il peso.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 12,50 - Altezza m. 5,60 - Corda superiore m. 3,25,
inferiore m. 3,70 - Distanza fra i piani m. 3,30-2,90 - Diedro verticale ala inferiore
3" 30' - Superficie totale portante mq. 143 - Potenza 800 HP (4 motori SFA 200 HP) -
Peso a vuoto Kg. 3700 - Carico utile 1800-2000 Kg. - Velocità massima Kmh. 180 -
Velocità minima Kmh. 80 - Quota massima di servizio m. 4500 - Salita con 2000 Kg. di
carico: m. 1000 in 5', 4000 in 48' -. Autonomia ore 4 con 1000 Kg. di bombe - 4 uomini di
equipaggio, 3 mitraglieri, munizioni, ecc. ecc. - Coefficiente di sicurezza = 8.
Biplano Ca 67
<vedi foto>
Come il precedente ma colla potenza motrice distribuita in due soli
motori (Lorraine 400 HP) piazzati sull'ala inferiore simmetricamente rispetto alla
fusoliera, ed azionanti eliche trattive in presa diretta. Si ottenne così una maggiore
leggerezza costruttiva e quindi la possibilità di un maggiore carico utile.
CARATTERISTICHE
Come il precedente CA 66 - Potenza 800 HP - Peso a vuoto Kg. 3300 - Carico utile Kg. 2400
- Velocità Kmh. 180 - Autonomia ore 4 - Plafond 5500 m.
Idro-Biplano Ca 68
Idro biplano trimotore a scafo centrale. L'ala superiore di maggiore
apertura era munita di alettoni compensati, mentre l'ala inferiore decalè all'indietro
era dotata di diedro verticale ed era di minor profondità. I tre motori (Rolls-Royce 360
HP) erano piazzati sull'ala superiore: i due laterali allogati fra i lungheroni dell'ala e
con gli alberi prolungati anteriormente per azionare eliche trattive in presa diretta; il
motore centrale azionante un'elica propulsiva in presa diretta era piazzato posteriormente
nella carlinga stessa portante le sistemazioni di comando ed il posto del mitragliere
anteriore.
Lo scafo era appeso all'ala centrale inferiore e portava all'estremità
posteriore gli impennaggi monoplani di coda con timone di direzione compensato; nello
scafo erano sistemate altre due torrette per mitragliatrici, una anteriore, l'altra
posteriore. Due galleggianti alle estremità dell'ala inferiore assicuravano l'equilibrio
laterale in acqua.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 15,75 - Altezza m. 4,50 - Superficie portante mq. 150
- Potenza 1080 HP - Peso a vuoto Kg. 3000 - Carico utile Kg. 2500 - Velocità Kmh. 200 -
Plafond m. 5000.
Idro-Biplano Ca 69
Come il precedente CA 68 salvo che i motori laterali erano piazzati di
sbalzo avanti il lungherone anteriore dell'ala, e la carlinga venne allargata per poter
sistemare due piloti affiancati.
CARATTERISTICHE
Come il CA 68.
Biplano Ca 70
Biplano sesquiplano monomotore espressamente studiato per la caccia
notturna; nella sua costruzione si era cercato di attenuare le difficoltà
dell'atterraggio.
Aveva l'ala superiore di maggiore apertura e munita di alettoni
compensati e ad essa avanti il lun-gherone anteriore era fissato il motore (Jupiter 380
HP) azionante un'elica trattiva in presa diretta.
La cellula era rigida ed all'ala inferiore era unita la fusoliera
portante gli impennaggi monoplani dì coda. Nella fusoliera era sistemato il posto per il
pilota proprio in linea col bordo d'attacco dell'ala per avere completa e perfetta
visibilità; il pilota poteva comandare due mitragliatrici fisse in caccia. Posteriormente
fra l'ala e gl'impennaggi era piazzata una torretta con mitragliatrici.
Il carrello era del tipo ad assale interrotto con molleggiamento a molla
di acciaio ed ammortizza-tore oleo-pneumatico; molleggiando le ruote si spostavano in
avanti contrastando così alle possibili tendenze a capottare dell'apparecchio.
CARATTERISTICHE
Apertura m. 15 - Lunghezza m. 9,55 - Altezza m. 3,78 - Superficie portante 55 mq. -
Potenza 380 HP - Peso a vuoto Kg. 1230 - Carico utile Kg. 450 - Velocità Kmh. 205 -
Salita a 5000 in 20'.
Biplano Ca 71
<vedi foto>
Come il precedente CA 70 ma munito di motore fisso (Lorraine 400 HP)
raffreddato ad acqua.
Il motore era fissato fra i due lungheroni dell'ala ed aveva l'albero
prolungato per azionare l'elica propulsiva in presa diretta. Il radiatore era fissato
anteriormente all'ala sul bordo di attacco. Per il diverso centraggio le ruote erano
piazzate più indietro del tipo precedente pur essendo identica la struttura del carrello.
CARATTERISTICHE
Come il precedente CA 70 salvo il peso a vuoto che risultò di Kg. 1310.
Biplano Ca 72
<vedi foto>
Derivato dal CA 66 e come il CA 67 ma coll'aggiunta di un terzo motore
(SPA 200 HP) sistemato centralmente in alto sotto l'ala superiore ed azionante in presa
diretta un'elica propulsiva. I due motori laterali erano Lorraine 400 HP.
CARATTERISTICHE
Come il CA 66 e CA 67 - Potenza 1000 HP - Peso a vuoto Kg. 3670 - Carico utile Kg. 2000 -
Velocità massima Kmh. 185 - Plafond m. 5500.
Biplano Ca 73
<vedi foto>
Quest'apparecchio chiude la serie di esperienze sulla cellula del CA 66
e che dette luogo alla costruzione dei tipi precedentemente descritti CA 67 e CA 72. Si
era cioè ricercato, variando la potenza e la posizione dei motori, di ottenere il miglior
rendimento aerodinamico della cellula migliorando nel contempo le doti generali di
comportamento in volo dell'apparecchio. Le condizioni ottime furono raggiunte raggruppando
i due motori in un tandem posto centralmente alla cellula fra l'ala superiore e la
fusoliera e allo scopo quest'ultima venne abbassata appendendola all'ala inferiore. Questa
disposizione ebbe inoltre il grande vantaggio di aumentare la maneggevolezza
dell'apparecchio risultando maggiormente concentrate le masse e di non avere lo squilibrio
dell'apparecchio nel caso di arresto di uno dei motori. La fusoliera abbassata rendeva
inoltre quasi impossibile il capottamento dell'apparecchio e rendeva facile la
trasformazione dell'apparecchio in anfibio o idro. Per questi motivi il tipo CA 73 venne
definitivamente approvato dalla Commissione Militare e destinato a costituire le
Squadriglie di bombardamento notturno sostituendo il vecchio se pur glorioso CA 36 M che
aveva al suo attivo ben 10 anni di impiego.
I motori Lorraine 400 HP erano come detto fissati in tandem su un
castello in tubi di acciaio ed azionavano in presa diretta due eliche: a due pale e
trattiva quella anteriore, mentre la posteriore propulsiva era a 4 pale.
Le sistemazioni all'interno della fusoliera restarono quelle del CA 66.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 15,10 - Altezza m. 5,60 - Superficie portante mq. 143
- Potenza 800 HP - Peso a vuoto Kg. 3200 - Carico utile Kg. 1800 - Velocità massima Kmh
175 - Autonomia ore 4 - Sistemazioni per 1000 Kg. di bombe (internamente da 100 Kg. ed
esternamente da Kg. 250, 500 e 800) - Una mitragliatrice anteriore ed una posteriore in
torretta ed una pure posteriore in depressione.
Biplano Ca 73 Bis
Come il precedente CA 73 ma con motori più potenti (Lorraine 450 HP);
era pure migliorato nei dettagli e nelle sistemazioni di bordo. Alcuni apparecchi vennero
montati con motori demoltiplicati migliorando il rendimento generale dell'apparecchio.
CARATTERISTICHE
Come il precedente. - Potenza 900 HP - Peso a vuoto Kg. 3200 - Carico utile Kg. 2000 -
Velocità Kmh. 180 - Autonomia ore 4 - Carico bombe Kg. 1000.
Biplano Ca 73 Bis C
Come il precedente ma adattato a trasporto di passeggeri, sistemando a
cabina la parte centrale della fusoliera con l'installazione di 10 poltrone e praticando
sei finestre per lato con cristalli scorrevoli. Posteriormente venne sistemato nella
fusoliera uno spazioso gabinetto di toilette mentre anteriormente il posto del mitragliere
a prua venne adibito a bagagliaio e a trasporto della posta. Il posto di pilotaggio e la
cabina erano intercomunicanti a mezzo di porta scorrevole.
CARATTERISTICHE
Come il precedente.
Biplano Ca 74
Biplano da caccia a travatura rigida, con fusoliera centrale e coda
monoplana. Il motore stella, raffreddato ad aria, era fissato anteriormente sull'ala
superiore che era piana e di minor apertura mentre all'ala inferiore di maggior apertura
munita di aleroni e dotata di diedro verticale era appesa la fusoliera completa di
carrello. Il pilota era collocato fra i due lungheroni dell'ala inferiore e poteva
comandare due mitragliatrici fisse in caccia.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 9,70 -Lunghezza m. 7,20 - Altezza m. 3,35 - Superficie portante mq. 30 -
Potenza 400 HP - Peso a vuoto Kg. 760 - Carico utile Kg. 350 - Velocità Kmh. 240 -
Plafond m. 7000.
Biplano Ca 75
Analogo al CA 67, ma con un terzo motore centrale fissato sulla prua
della fusoliera sopprimendo il posto del mitragliere anteriore. I motori erano tre
Lorraine 400 HP raffreddati ad acqua.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 14,75 - Altezza m. 6 - Superficie portante mq. 143 -
Potenza 1200 HP - Peso a vuoto Kg. 3900 - Carico utile Kg. 2000 - Velocità Kmh. 215 -
Plafond m. 500.
Biplano Ca 76
Come il precedente CA 75 ma con tre motori Jupiter 400 HP raffreddati ad
aria.
CARATTERISTICHE
Come il CA 75 - Potenza m. 1260 HP - Peso a vuoto Kg. 3800 - Carico utile Kg. 2200 -
Velocità Kmh. 210 - Plafond m. 5800.
Biplano Ca 76 Bis
Analogo al precedente ma con tre motori Jupiter 500 HP e con varianti
nell'armamento. Nell'ala superiore era montata una torretta per mitragliatrici,
accessibile a mezzo di una scaletta racchiusa in un tubo collegante centralmente la
fusoliera all'ala superiore stessa.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 13,25 - Altezza m. 5,50 - Superficie portante mq. 143
- Potenza HP 1500 - Peso a vuoto Kg. 3800 - Carico utile Kg. 3200 - Velocità massima Kmh.
215 - Tangenza m. 6000.
Biplano Ca 77
Derivato dal precedente CA 75. La fusoliera venne abbassata come nei
tipi CA 73, ed il carrello del tipo ad assale interrotto venne costruito ad unico montante
elastico con ruota a sbalzo.
I due motori Lorraine 400 HP vennero fissati anteriormente fra le due
ali su due castelli motori e simmetricamente alla fusoliera. Essi azionavano in presa
diretta due eliche trattive.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 14,75 - Altezza m. 6 - Superficie portante mq. 143 -
Potenza 800 HP - Peso a vuoto Kg. 3800 - Carico utile Kg. 2000 - Velocità Kmh. 180 -
Plafond m. 4000.
Biplano Ca 78
Come il precedente CA 77 con la sola variante della posizione dei motori
collocati in tandem sul castello centrale come nel tipo CA 73; i due motori erano
Isotta-Fraschini Asso 500 HP con elica in presa diretta.
CARATTERISTICHE
Come il CA 77 - Potenza 1000 HP - Velocità Kmh. 195 - Plafond m. 5000.
Biplano Ca 79
Questo grande apparecchio è il secondo di tipo metallico da me
costruito e si diversifica completamente dal CA 74 nel sistema costruttivo. Infatti in
esso venne assai limitato l'impiego del duralluminio e solo in alcuni elementi poco
sollecitati, mentre dove le sollecitazioni erano importanti gli elementi costitutivi
vennero fatti in acciaio ad alte caratteristiche. Inoltre l'impiego del duralluminio venne
limitato a quegli elementi il cui gran numero consentiva una notevole economia di peso in
confronto dell'acciaio pur essendo di spessore esuberante rispetto allo stretto
necessario. Così vennero fabbricate in duralluminio le centine delle ali e le
tralicciature dei longheroni, le solette dei quali erano in lamiera sagomata di acciaio;
tutte le altre strutture erano in tubo di acciaio. Dove la costruzione era mista i
collegamenti erano ottenuti con chiodature, mentre nelle strutture in tubo di acciaio
questi erano collegati o con legature in filo di acciaio e saldature a stagno o con pipe
nelle quali i tubi erano fissati con viti e saldature a stagno, e questo a seconda
dell'importanza del collegamento.
La ricopertura dell'apparecchio era in tela, salvo il dorso dell'ala
centrale inferiore che era in lamiera ondulata di duralluminio.
Il CA 79 era un biplano quadrimotore a fusoliera centrale coi motori
disposti due in tandem centralmente alla cellula sul castello collocato tra le ali al
disopra della fusoliera, e due lateralmente di sbalzo sull'ala inferiore e simmetricamente
rispetto alla fusoliera, al disopra dei carrelli. La cellula analoga a quella del CA 73
aveva le due ali a profilo semi-spesso della stessa profondità ed era a struttura
semi-rigida anche nella parte centrale.
L'ala superiore di minor apertura ed orizzontale non aveva alettoni dei
quali era invece munita quella inferiore di maggiore apertura e dotata di diedro
verticale.
All'ala inferiore era appesa la fusoliera che terminava posteriormente
nei piani di coda e nel pattino di tipo orientabile con molleggiamento elastico. Nella
zona centrale della fusoliera i lungheroni inferiori erano parte di una vera trave a
traliccio di ancoraggio dei carrelli, dei tiranti-puntoni di irrigidimento dell'ala
centrale inferiore, e di fissamente dei lanciabombe. I nodi di collegamento della
fusoliera ai lungheroni dell'ala, ai carrelli, ecc. erano costituiti da pipe in acciaio.
Due porte sul fianco sinistro davano accesso all'interno della fusoliera
intercomunicante al suo interno e così predisposto: anteriormente a prua torretta per
mitragliatrice e posto di osservazione con comandi per lo sgancio delle bombe, indi
serbatoio per la benzina e posto di pilotaggio in alto avanti al lungherone anteriore
dell'ala coi comandi doppi affiancati; dopo il posto di pilotaggio e quindi sotto l'ala
centrale erano sistemati i lanciabombe a comando elettrico per:
N. 4 bombe esterne alla fusoliera di 800 o 500 Kg. ciascuna.
N. 4 bombe interne alla fusoliera di 500 Kg., oppure 8 bombe di 250 Kg.
N. 32 bombe interne alla fusoliera di 100 Kg.
Dopo i lanciabombe trovavasi un secondo grande serbatoio di benzina ed
indi superiormente la torretta per la mitragliatrice posteriore con possibilità di tiro
sulla verticale a destra ed a sinistra della fusoliera, mentre inferiormente era sistemata
una terza mitragliatrice su torretta a scomparsa per tiro in depressione.
L'equipaggio risultava perciò di 5 persone: due piloti e 3 mitraglieri
dei quali quello anteriore era anche osservatore e bombardiere. Gli impennaggi di coda
erano monoplani ed il piano verticale di deriva ed il piano fisso di quota erano ad
incidenza variabile in volo.
I carrelli a doppia ruota erano del tipo ad assale interrotto con
montante elastico ancorato a snodo sul lungherone anteriore dell'ala inferiore. La benzina
oltre che nei serbatoi di fusoliera era contenuta anche in serbatoi posti nell'ala
centrale inferiore; l'olio invece era contenuto in serbatoi piazzati subito dietro i
motori.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 33 - Lunghezza m. 16,40 - Altezza m. 7 - Superficie portante mq. 220 -
Potenza 2000 HP - Peso a vuoto Kg. 6500 - Carico utile Kg. 4500 - Velocità Kmh. 220 -
Plafond m. 5500.
Biplano Ca 80
Come il CA 73, ma col gruppo motopropulsore costituito da due motori
Jupiter di 400 HP. raffreddati ad aria. L'apparecchio risultò così notevolmente più
leggero e con un solo motore e 1500 Kg. di carico utile l'apparecchio si manteneva in
quota tendendo ancora leggermente a salire.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 15,10 - Altezza m. 5,60 - Superficie portante mq. 143
- Potenza 800 HP - Peso a vuoto Kg. 2900 - Carico utile Kg. 1900 - Velocità Kmh. 180 -
Plafond m. 5500.
Biplano Ca 80 S
<vedi foto>
Come il precedente CA 80 ma modificato in sanitario per trasporto di
feriti con possibilità in volo di eseguire medicazioni di urgenza.
La fusoliera venne ingrandita nella sua parte centrale sia in altezza
che in larghezza e la prua venne tagliata e fissata con 4 cerniere al restante della
fusoliera in modo da poter essere ribaltata tanto a destra che a sinistra costituendo uno
spazioso armadio farmaceutico e sanitario.
A prua aperta comparivano sul pavimento della fusoliera due rotaie di
guida per lo scivolamento delle barelle all'interno della fusoliera stessa; queste
passando al disotto del posto di pilotaggio arrivavano nella parte centrale della
fusoliera trasformata in cabina e venivano sollevate ed ancorate in numero di sei su
opportune mensole fissate sui fianchi della cabina che era illuminata da 4 grandi finestre
per lato; oltre i sei feriti gravi in barella erano predisposti i sedili per tre feriti
leggeri. Un secondo armadio farmaceutico era sistemato lungo la parete posteriore del
lungherone posteriore dell'ala: erano previsti inoltre riscaldatori elettrici, ghiacciaia,
lavabo, bombola di ossigeno, bottiglie e thermos, ecc.
Dal fondo della cabina sì aveva accesso alla toilette, mentre per
l'accesso all'interno della fusoliera vi erano due porte: una anteriore in corrispondenza
del posto di pilotaggio ed una posteriore. Il carrello era del tipo ad assale interrotto
con montante elastico e ruota a sbalzo.
CARATTERISTICHE
Come il precedente.
Monoplano Ca 81
Monoplano metallico da ricognizione analogo al CA 65 e munito di due
motori Lorraine dì 400 HP. raffreddati ad acqua. Ricopertura in tela.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 16 - Lunghezza m. 10,30 - Altezza m. 2,90 - Superficie portante mq.
51,50 - Potenza 800 HP - Peso a vuoto Kg. 2000 - Carico utile Kg. 1000 - Velocità Kmh.
295 - Plafond m. 7000.
Biplano Ca 82 (Ca 73 Ter)
Come il CA 73, ma migliorato nella costruzione e munito di motori Isotta
Fraschini Asso 500 HP ciascuno, raffreddati ad acqua. Sostituì i tipi precedenti CA 73 e
CA 73 bis nella formazione delle Squadriglie da Bombardamento per le sue elevate
caratteristiche.
All'attivo di questo apparecchio sono parecchi records mondiali ed
alcuni brillanti raids.
13 Aprile 1927 - Record mondiale su 100 Km. con 2000 Kg. di carico utile - Kmh. 180,180.
13 Aprile 1927 - Record mondiale su 500 Km. con 2000 Kg. di carico utile - Kmh. 174,114.
27 Aprile 1927 - Record mondiale di durata con 2000 Kg. di carico inutilizzabile - ore 6.
27 Aprile 1927 - Record mondiale di distanza con 2000 Kg. di carico inutilizzabile - Km.
750.
26 Maggio 1927 - Record mondiale di altezza con 2000 Kg. di carico inutilizzabile - m.
6262.
13 Maggio 1927 - Periplo d'Italia Km. 3035 in ore 18 e 30' (il carico totale utile
sollevato fu di Kg. 3600).
20 Agosto 1927 - Record mondiale di distanza con 1000 Kg. di carico inutilizzabile - Km.
1654 in ore 11 e 44'.
Di questo tipo di apparecchio ne venne costruito un esemplare con un
carrello speciale a montanti in legno e doppia ruota.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Lunghezza m. 15,10 - Altezza m. 5,60 - Superficie portante mq. 143
- Potenza 1000 HP - Peso a vuoto Kg. 3400 - Carico utile Kg. 2300 - Velocità Kmh. 195 -
Autonomia ore 6 - Carico bombe Kg. 1000 - N. 3 mitragliatrici.
Biplano Ca 82 Co
Come il precedente ma con varianti nella struttura e nelle sistemazioni
interne per renderlo meglio adatto alle esigenze del suo impiego in Colonia. Allo scopo
venne ingrandita la fusoliera e adottato il tipo di carrello ad assale interrotto con
ruota a sbalzo e montante elastico; le sistemazioni di bordo vennero studiate in modo da
poter in breve tempo adattare l'apparecchio a trasporto di soldati armati o di acqua e
viveri, o per lancio di bombe e spezzoni.
L'interno della fusoliera era intercomunicante ed illuminato da 5
finestre per lato, e vi si accedeva per tre porte: una in corrispondenza del posto del
mitragliere anteriore che poteva essere adibito come stiva di carico, una in
corrispondenza del posto di pilotaggio ed una terza posteriore di accesso diretto alla
cabina. Quando il posto del mitragliere anteriore era adibito quale stiva di carico questa
veniva isolata per mezzo di porta interna scorrevole. Nell'interno della cabina erano
fissati due lanciabombe e due serbatoi parallelepipedi che potevano servire da sedili ai
soldati; i lan-ciabombe in caso di necessità potevano essere sostituiti da serbatoi di
acqua per una capacità complessiva di 1000 litri. In più l'apparecchio era stabilmente
dotato di due barelle per trasporto di feriti e di una mitragliatrice posteriore per tiro
in depressione.
La dotazione massima di combustibile consentiva una percorrenza di 1600
Km. a velocità di crociera.
Il 14 Ottobre 1927 una squadriglia di 8 apparecchi di questo tipo in
completo assetto di guerra compì la trasvolata da Milano a Tripoli con scalo a Catania.
CARATTERISTICHE
Apertura alare m. 25 - Altezza m. 5,60 - Lunghezza m. 15,10 - Superficie portante mq. 143
- Potenza 1000 HP - Peso a vuoto Kg. 3700 - Carico utile Kg. 2200 - Velocità Kmh. 190 -
Plafond m. 4500.
Biplano Ca 82 C
<vedi foto>
Come il precedente ma adattato a trasporto di passeggeri. La cabina era
illuminata da tre ampie finestre per lato ed aveva posto per dieci passeggeri, più un
gabinetto di toilette.
CARATTERISTICHE
Come il precedente CA 82 Co.
Sono da notare in questo periodo i brevetti qui di seguito elencati e
fra di essi notevole, perché comprovante la mia priorità, quello delle alette per
ridurre la velocità di atterraggio degli aeroplani ed ora comunemente adottate.