1911-1913
Home Su Presentazione Biografia 1908-1911 1911-1913 1913-1918 1918-1922 1922-1927 1927-1935

 

SECONDO PERIODO: 1911-1913
COSTRUZIONE DI MONOPLANI ED ESPERIENZE VARIE

 

II 25 Luglio 1909 era avvenuta la traversata della Manica per merito di Bleriot col suo monoplano munito di motore Anzani di 25 HP. Da quel momento in tutto il mondo aviatorio regnò l'entusiasmo per il monoplano e si incolpavano i biplani degli scarsi successi ottenuti sino ad allora. Si diceva « il monoplano è simile all'uccello » ed i biplani erano paragonati a cassoni volanti.

Fu perciò necessario seguire la moda del momento, nella speranza di attirare l'attenzione del pubblico e creare dell'interesse intorno all'opera incominciata e perseguita con gravi sacrifici, specialmente pecuniari. D'altra parte, per apparecchi di modeste dimensioni, quali erano quelli di quell'epoca, anche coi sistemi costruttivi di allora, il tipo monoplano poteva dare dei reali vantaggi di semplicità rispetto ai tipi biplani.

Il mio primo monoplano venne costruito nella primavera del 1911, e munito di un motore Anzani 25 HP. tipo traversata della Manica. I risultati furono brillantissimi e da questo tipo ne seguirono si può dire ininterrottamente altri 18 tipi di varia potenza, monoposti e biposti, da turismo, militari, ad incidenza variabile, ad equilibrio automatico, parasol, ecc. I numerosi raids ed i vari records nazionali e mondiali battuti furono la prova della perfezione costruttiva raggiunta e delle eccellenti qualità aerodinamiche ottenute.

Caratteristica precipua di tutti questi apparecchi, era la grande semplicità costruttiva, non curante dei fronzoli ma tendente solo a raggiungere la massima praticità e sicurezza con minimi mezzi.

I principali concetti informatori sono illustrati dagli annessi disegni di brevetto.

 

Monoplano Ca 8

<vedi foto>

Questo fu il primo monoplano Caproni ed era munito di un motore Anzani a stella di 25 HP. raffreddato ad aria. Adibito a scuola e allenamento, su apparecchi di questo tipo conseguì il brevetto di volo buona parte dei primi piloti militari italiani.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 8,88 - Lunghezza m. 8,16 - Altezza m. 2,58 - Superficie portante mq. 14 - Peso a vuoto Kg. 200 - Carico utile Kg. 120 - Velocità kmh. 70 - Anno di costruzione 1910.

 

Monoplano Ca 9

<vedi foto>

Analogo al tipo precedente ma con motore Anzani a Y di 35 HP., raffreddato ad aria montato a sbalzo.

Con questo apparecchio il 30 Gennaio 1912 su una pista di Km. 5,60 venne battuto il record mondiale di velocità, distanza e durata in circuito chiuso, per apparecchi di potenza inferiore ai 40 HP. percorrendo: Km. 148,400 in ore 2.4'21" con vento di 6 m al secondo, con un carico utile di 165 Kg. Parecchi esemplari di questo monoplano vennero costruiti per le scuole militari.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 8,88 - Lunghezza m. 7,80 - Altezza m. 3 - Potenza 35 HP. - Superficie portante mq. 16 - Peso a vuoto Kg. 220 - Carico utile Kg. 165 - Velocità massima 90 Kmh. - Anno di costruzione 1911.

 

Monoplano Ca 10

Come il precedente, ma trasformato in biposto, sistemando un passeggero sotto la cabane superiore e riducendo dì conseguenza il volume dei serbatoi per il combustibile.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 8,88 - lunghezza m, 8,40 - Altezza m. 2,65 - Superficie portante mq. 16 - Potenza 35 HP. - Peso a vuoto Kg. 220 - Carico utile Kg. 165 - Velocità massima 90 Kmh. - Anno di costruzione 1911.

 

Monoplano Ca 11

Analogo al precedente, biposto, munito di motore rotativo Gnome 50 HP.

Con quest'apparecchio il 12 e 14 Febbraio 1912 vennero battuti il record nazionale di velocità in circuito chiuso con Km. 5 in 3'17" e 100 Km. in 66'30", ed il record nazionale di velocità in rettilineo con Kmh. 106,242.

Dati i buoni risultati ottenuti alcuni apparecchi di questo tipo vennero acquistati dall'Aviazione Militare Italiana.

CARATTERISTICHE
Apertura m. 8,88 - Lunghezza m. 8,40 - Altezza m. 3,00 - Superficie portante mq. 16 - Potenza 50 HP - Peso a vuoto Kg. 240 - Velocità Kmh. 105 - Anno di fabbricazione 1912.

 

Monoplano Ca 12

<vedi foto>

Analogo al precedente ma con motore fìsso Anzani di 60 HP. raffreddato ad aria.

Sono all'attivo di quest'apparecchio alcuni raids e records nazionali e mondiali, ed era uno dei pochi apparecchi biposti di quell'epoca che avesse dato brillanti risultati.

Anche di questo tipo ne vennero costruiti alcuni esemplari per l'Aviazione Militare Italiana.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 11,28 - Lunghezza m. 8,40 - Altezza m. 3 - Superficie portante mq. 22 - Potenza 60 HP. - Peso a vuoto Kg. 340 - Carico utile Kg. 250 - Velocità massima Kmh. 110 - Anno di fabbricazione 1912.

28 Marzo 1912 - Record nazionale di velocità in circuito chiuso di 5 Km. -100 Km. in 66'2" - 200 Km. in 1 ora e 52'.
28 Marzo 1912 - Record nazionale di velocità e durata senza scalo in circuito chiuso di 5 Km. - Km. 330 in 3 h. 5'30".
28 Marzo 1912 - Record mondiale di velocità in circuito chiuso di 5 Km. - Km. 300 in 2 h. 49'.
11 Giugno 1912 - Record nazionale di durata senza scalo con passeggero: 3 h. 12'.
5 Aprile 1912 - Raid Vizzola-Locarno senza scalo: in 43'. 14 Aprile 1912 - Raid Vizzola-Milano-Vizzola, senza scalo: in 52'.
19 Aprile 1912 - Raid Vizzola-Adria-Venezia, senza scalo - Km. 448,800: in 3 h. 59'30".
12 Maggio 1912-Raid Vizzola-Torino: in 59'.

 

Monoplano Ca 13

Identico al precedente CA 12, ma monoposto e munito di motore di maggiore potenza, un Anzani 70 HP. raffreddato ad aria. Con quest'apparecchio che con piccole ali da corsa raggiungeva i 130 Kmh., velocità notevole per quei tempi, il pilota Cobioni nel Giugno 1912 prese parte alle gare internazionali di Vienna affermandosi fra i migliori pur essendo l'unico apparecchio italiano in gara in quella competizione internazionale dove figuravano i più bei nomi dell'aviazione francese allora trionfante.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 11,20 - Lunghezza m. 8,40 - Altezza m. 3 - Superficie portante mq. 22,40 - Potenza 70 HP. - Peso a vuoto Kg. 400 - Carico utile Kg. 250 - Velocità massima 130 Kmh. - Anno di fabbricazione 1912.

 

Monoplano Ca 14

Simile al precedente ma biposto e caratterizzato da una maggiore finezza di costruzione e munito di motore rotativo Gnome di 80 HP. Aveva doti aerodinamiche eccellenti ed a pieno carico raggiungeva 1000 m. di altezza in 5'.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 11,80 - Lunghezza m. 7,80 - Altezza m. 3 - Superficie portante mq. 25 - Potenza 80 HP. - Peso a vuoto Kg. 435 - Carico utile Kg. 250 - Velocità 65-120 Kmh. Anno di fabbricazione 1912.

 

Monoplano Ca 15-16

Come il precedente CA 14, salvo che nel CA 15 il posto del passeggero era subito dietro a quello del pilota su unico sedile, e sul CA 16 i due posti erano distanziati come nel CA 14 coi comandi doppi ed il comando del secondo pilota o passeggero era sganciabile a volontà del pilota principale.

Col tipo CA 16 venne portato a compimento dal pilota Slavorossoff, il primo raid ufficiale italiano organizzato dalla Gazzetta dello Sport sul percorso « Milano-Roma » (23 Febbraio 1913). Il 24 Gennaio 1913, sempre col CA 16 viene battuto il record 'mondiale di velocità in circuito chiuso di 5 Km-, con passeggero, coprendo 200 Km. in ore 1.56'30" e 250 Km. in ore 2.24'30".

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 11,80 - Lunghezza m. 7,92 - Altezza m. 2,85 - Superficie portante mq. 24 - Potenza 80 HP. - Peso a vuoto Kg. 365 - Carico utile Kg. 250 - Velocità Kmh. 110 -Anno di fabbricazione 1912.

 

Monoplano Ca 17

Analogo al precedente ma adattato per rispondere a tutte le caratteristiche imposte per il primo concorso militare a Torino. I piloti erano due con doppi comandi; le ali erano smontabili in cinque primi.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 11,80 - Lunghezza m. 7,88 - Altezza m. 2,70 - Superficie portante mq. 24 - Potenza 80 HP. - Peso a vuoto Kg. 400 - Carico utile Kg. 250 - Velocità Kmh. 110 -Anno di fabbricazione 1913.

 

Monoplano Ca 18-19

<vedi foto>

Quest'apparecchio venne costruito ex novo per il Concorso Militare di Torino ed era assolutamente originale come concezione, ed a quell'epoca fu eccellentissimo per qualità aerodinamiche, robustezza e praticità di strutture. I disegni di brevetto uniti illustrano nei dettagli i principi costruttivi di quest'apparecchio.

Aveva le ali smontabili e ripiegabili lungo la fusoliera in modo da rendere l'apparecchio trasportabile per via ordinaria a mezzo traino, ed a questo modo il primo di questi apparecchi fece il viaggio Vizzola-Torino percorrendo 150 Km. su strada ordinaria.

La fusoliera completamente ricoperta in tela era di forma affusolata e consentiva una buona penetrazione. Il carrello completamente smontabile con 4 bulloni era composto da due anse di legno formate da striscie curvate, incollate e fasciate di tela; questo sistema costruttivo fu adottato più tardi anche sui grossi apparecchi plurimotori e si generalizzò pure all'Estero. La cabane inferiore ripiegabile permetteva l'allentamento di tutti i cavi delle ali in modo che in 10 minuti era possibile ripiegare o smontare le ali, rimetterle a posto e partire in volo.

Con questo tipo di apparecchio venne costituita una squadriglia che era in servizio alla nostra entrata in guerra ed una commissione composta di tutti i principali piloti e tecnici della nostra aeronautica avevano scelto questo tipo di monoplano come apparecchio da ricognizione e da caccia, ed un'importante ordinazione doveva essere decisa ed estesa anche ad altre Ditte costruttrici. Ma per ragioni estranee alla tecnica e all'interesse generale della difesa del Paese, le ordinazioni furono sospese e si costruirono altri apparecchi molto inferiori per qualità aerodinamiche e per robustezza. Fu questa la ragione principale della nostra inferiorità costante nell'aviazione da caccia ed in quella da ricognizione, ed è per lotte puramente personali che noi fummo inferiori al nemico in queste due specialità dell'aviazione di guerra.

Questo monoplano con motore Le Rhone 110 HP. aveva una velocità di 165 Kmh. e saliva a 5000 m. in 25' a pieno carico (CA 20).

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 10,93 - Lunghezza m. 7,67 - Altezza m. 2,93 - Superficie portante-mq. 22 - Peso a vuoto Kg. 400 - Carico utile Kg. 250 - Velocità 130 Kmh. - Potenza 80 HP. Anno di costruzione 1913.

 

Monoplano Ca 20

<vedi foto>

Apparecchio monoposto derivato dal precedente CA 19 con motore Le Rhone 110 HP. ma con ali più corte e capottatura al motore ed all'elica per diminuire la resistenza all'avanzamento; armato di mitragliatrici venne costruito allo scopo di dimostrare quale poteva essere la nostra superiorità in fatto di apparecchi da caccia allo scoppio della guerra. Siccome allora non esisteva ancora il dispositivo di sincronizzazione per il tiro della mitragliatrice attraverso l'elica, l'arma era mobile ed imperniata sulla cabane superiore collegandola mediante un sistema a parallelogrammo articolato ad un falso mirino posto a livello dell'occhio del pilota. Lo spostamento della mitragliatrice era limitato in modo da non offendere il cerchio generato dall'elica.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 7,80 - Lunghezza m. 8,24 - Altezza m. 2,85 - Superficie portante mq. 13 - Potenza 110 HP. - Peso a vuoto Kg. 350 - Carico utile Kg. 150 - Velocità 165 Kmh. Salita 5000 m. in 25' ed a pieno carico - Costruito nel 1914.

 

Monoplano Ca 21

Monoplano del tipo « Parasol » (derivato dal precedente CA 18) per aumentare la visibilità al pilota e metterlo in migliori condizioni per la caccia ad apparecchi nemici. Era munito di motore rotativo Gnome di 80 HP.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 10,60 - Lunghezza m. 7,90 - Altezza m. 3,60 - Superfìcie portante mq. 24 - Peso a vuoto Kg. 380 - Carico utile Kg. 250 - Potenza 80 HP. - Velocità Kmh. 120 - Anno di fabbricazione 1914.

 

Monoplano Ca 22

<vedi foto>

Monoplano del tipo « Parasol » a incidenza variabile e regolabile a volontà del pilota. Nelle tavole annesse sono riprodotti il disegno di brevetto con i particolari costruttivi e brevi note esplicative. L'ala in tre pezzi era imperniata centralmente sul lungherone anteriore che veniva così a funzionare da asse di rotazione dell'ala stessa e le variazioni di incidenza avvenivano comandando a mano un volantino posto sul tubo pilone posteriore e che a mezzo di un manicotto a scanalature elicoidali provocava l'alzarsi e l'abbassarsi di detto tubo pilone; questo era collegato a mezzo di un sistema di leve e cavi al piano fisso orizzontale di coda in modo che l'incidenza di coda variava secondo una data legge con l'incidenza dell'ala, cosicché venivano compensati gli spostamenti del centro di pressione ed a ogni incidenza dell'ala l'equilibrio longitudinale dell'apparecchio era perfetto.

Ad incidenza ottima e a carico utile completo, il volo librato con motore spento era nel rapporto di 1/10.

Con questo apparecchio che dette risultati brillantissimi per l'epoca nella quale venne costruito, furono battuti parecchi records mondiali e nazionali di salita e precisamente:
1 Settembre 1913 - Record mondiale di salita 1000 m. in 6'.
2 Settembre 1913 - Record mondiale di salita 3600 m. in 32'.
2 Ottobre 1913 - Record nazionale di altezza 5280 m.
13 Ottobre 1913 - Record mondiale di salita con 450 Kg. di carico utile - m. 1000 in 14'.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 14,14 - Lunghezza m. 8 - Altezza m. 3,50 - Superficie portante mq. 29,18 - Potenza 80 HP. - Peso a vuoto Kg. 480 - Carico utile Kg. 500 - Velocità massima e minima 125-60 Kmh. - Anno di fabbricazione 1913.

 

Monoplano Ca 23-24

<vedi foto>

Come il precedente, ma ad incidenza fìssa e con motore Fiat 100 HP. raffreddato ad acqua (CA 23) o con motore Gnome 100 HP. (CA 24); quest'ultimo tipo venne riprodotto in serie.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 14,14 - Lunghezza m. 7,75 - Altezza m. 3,50 - Superficie portante mq. 29,18 - Potenza 100 HP. - Peso a vuoto Kg. 480 - Carico utile Kg. 500 - Velocità 125 Kmh. - Anno di fabbricazione 1914.

 

Monoplano Ca 25

<vedi foto>

Seguendo le idee del compianto Generale Douhet (allora Maggiore e Comandante del Battaglione Aviatori) costruì un apparecchio autostabile derivato dal monoplano CA 22.

In questo monoplano pure del tipo « Parasol » l'ala era imperniata sul lungherone anteriore ed era fissata in corrispondenza a quello posteriore ad un pilone verticale scorrevole in modo da variare l'incidenza dell'ala automaticamente attraverso l'azione di una molla d'acciaio tarata. Le variazioni di incidenza dell'ala erano trasmesse al piano orizzontale di coda per mezzo di leve e cavi di modo che ad ogni incidenza dell'ala corrispondeva una data incidenza del piano orizzontale di coda ed era così mantenuto l'equilibrio longitudinale dell'apparecchio.

L'assieme era così congegnato che l'apparecchio tendeva ad avere una velocità costante e perciò se la potenza sviluppata dal motore non corrispondeva a quella necessaria per avere l'equilibrio, l'apparecchio saliva o scendeva a secondo che c'era esuberanza o deficienza di potenza.

Con quest'apparecchio fu possibile compiere una lunga serie di voli coi comandi di profondità e svergolamento delle ali bloccati completamente, e fra questi voli il pilota Pensuti ne effettuò uno di 2 ore coi comandi bloccati e sigillati e alla presenza di numerosa commissione ufficiale di controllo. Inoltre un ingegnoso dispositivo fissato sul pilone tracciava vari diagrammi dai quali si potevano desumere istante per istante i valori dell'incidenza dell'ala e del piano di coda, l'inclinazione dell'apparecchio, la potenza del motore, e la velocità dell'apparecchio.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 8,88 - Lunghezza m. 8,67 - Altezza m. 3,29 - Superficie portante mq. 19,50 - Potenza 35 HP. - Peso a vuoto Kg. 300 - Anno di fabbricazione 1914.

 

Biplani Ca 26, 27, 28, 29

Biplani ed idro-biplani ad incidenza variabile che avrebbero portato a fecondi risultati se gli avvenimenti, in seguito allo scoppio della guerra, non avessero indirizzato altrimenti ed in modo febbrile la mia attività e quella della mia officina.

Ripigliando i principi del monoplano CA 25 ad equilibrio automatico, vennero costruiti dei biplani ad incidenza variabile, automaticamente o no, e nei quali erano pure applicati principi aerodinamici nuovi allo scopo di aumentare il rendimento degli apparecchi.

Gli obbiettivi che si volevano raggiungere erano:
a) Rendimento massimo della cellula.
b) Facilità dello stacco da terra ed in special modo dall'acqua nel caso di idrovolanti.
c) Variazione della velocità (assetti di volo) con fusoliera ed asse di trazione sempre in linea di volo.
d) Autostabilità applicando il sistema di variazione automatica dell'incidenza dell'ala coniugata a quella del piano fisso orizzontale di coda.

A raggiungere gli obbiettivi su enunciati costruii un biplano a fusoliera nel quale l'insieme della cellula era imperniato sul lungherone anteriore dell'ala inferiore; la cellula poteva così ruotare attorno a tale asse, sia a volontà mediante una leva con dente di arresto scorrente su settore a 4 tacche corrispondenti a 4 incidenze o velocità caratteristiche, sia automaticamente lasciando disinnestato il dente di arresto e lasciando entrare liberamente in giuoco l'azione di molle tarate di regolazione dell'incidenza della cellula. Il rendimento massimo della cellula era ottenuto adottando un diverso profilo nelle due ali in modo da diminuire il reciproco influenzarsi di esse.

CARATTERISTICHE
Apertura ali m. 13,50 e 10,50 - Lunghezza m. 8,50 - Altezza m. 3,50 - Superficie portante mq. 52 - Potenza 80 HP. - Anno di fabbricazione 1914.

 

<HomePage>   <Il progetto>   <Colophon>   <Registrazione>   <Collaborazioni>   <La biblioteca>   <Il Sommario>

Questo sito è una iniziativa personale di
Ferruccio C. Ferrazza
Tutti i diritti sono riservati.
ViaggiNellaStoria® è un marchio registrato.
ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016