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Editoriale
«Sei mai stato a Castelseprio?»
Un colloquio come tanti, tra me e quegli amici che pur abitano i dintorni, ripetuto non una, ma decine di volte. La dimostrazione più drammatica di quanto un'antica maledizione medioevale continui a gravare sui luoghi e tuttora racchiuda in un'impenetrabile cortina di oblio una delle testimonianze storiche più importanti fra quelle situate entro i confini di Lombardia, e fors'anche un po' più in là. Castrum Seprium destruatur, et destructum perpetue teneatur, et nullus audeat, vel praesumat in ipso monte habitare. e che nessuno osi o possa anche solo pensare di potervi ancora abitare, si legge negli statuti dell'epoca. Così, per atto di Ottone Visconti Arcivescovo di Milano, nel 1287 il borgo di Castel Seprio venne ucciso e sepolto, per sempre. Ho pensato di riesumarne i resti, con la speranza di esorcizzare il maleficio. E l'ho fatto contro ogni palese od occulto impedimento. Che tutti sappiano ciò che avvenne all'ucciso! Così sia.
L'autore(per i testi) Nato a Gallarate nel 1926, medico, Pier Giuseppe Sironi, a fronte di una
brillante carriera professionale, è peraltro noto ed apprezzato per i suoi studi
d'argomento storico, sviluppati in particolare sul periodo dellAlto Medioevo nel
territorio varesino e sulla storia contemporanea del gallaratese.
(per le fotografie) Consulente e docente in materia di organizzazione aziendale, da sempre
si interessa di fotografia e di cartografia, tema che ha sviluppato in studi originali
sulle tecniche della navigazione nei tempi antichi, più o meno remoti.
Guida al sitoContrariamente a quanto avvenuto nel passato di questa rivista, dove furono le immagini e gli scatti fotografici che hanno stimolato e guidato l'autore alla creazione del testo, qui è avvenuto il contrario. Infatti dapprima ho trovato un testo, e solo in seguito è stato proprio questo documento che mi ha condotto passo passo a raccogliere le fotografie che ritenevo dovessero rappresentarne un pur indegno corredo; così come avrebbe fatto un visitatore occasionale che si fosse trovato nella mani una guida turistica. Un lavoro altrettanto entusiasmante di quello, per me tradizionale, della ricerca di contenuti storici partendo dell'analisi fotografica degli scatti effettuati sui luoghi, sulle immagini, sulle icone, sui documenti; un lavoro che mi ha portato non solo a conoscere i dettagli più nascosti delle rovine di Castelseprio, ma anche ad incontrare personaggi dotati di una straordinaria personalità, ricca di carattere e di varia e particolare cultura. Un'esperienza che oggi cerco di trasformare in uno strumento la cui impostazione editoriale spero possa essere di qualche utilità non solo a chi intendesse visitare i luoghi, ma anche a coloro che ne fossero impossibilitati. Basta che se ne parli, con quella cognizione di causa che qui si cerca di offrire. Come in tutte le esplorazioni, non si ha alcuna velleità di mostrare un completo "inventario" dei luoghi storici; viceversa raccontiamo con le fotografie e con il testo quanto ci ha interessato sul quel percorso che abbiamo seguito, spinti dalla curiosità della ricerca. Alle fotografie si accede direttamente dai testi, dove la simbologia è indicata con il metodo usuale e consueto per il lettore. La selezione apre una finestra ulteriore dimensionata sulla foto stessa; una volta presa visione della foto, è consigliabile la chiusura della relativa finestra.
In questo numero si può cominciare così. oppure direttamente sulle successive pagine di interesse
Bibliografia e CartografiaTutti i testi dell'autore Pier Giuseppe Sironi sono tratti da un libro ormai introvabile Castel Seprio Il volume presenta testi anche di altri autori, che ne completano l'opera con il corredo di carte, planimetrie, ricostruzioni grafiche e fotografie talvolta d'epoca. Per riproporre gli scritti abbiamo dovuto ricorrere alla scansione elettronica dell'originale e ci scusiamo qualora, malgrado i controlli accurati, ci fosse sfuggito qualche errore dovuto alla maldestra interpretazione da parte dei programmi informatici. * * * Specificamente sulla basilica di San Giovanni Pier Giuseppe Sironi Un testo ampiamente illustrato, consultabile presso la civica biblioteca di Castelseprio, così come altri testi di Pier Giuseppe Sironi. * * * Meno recente, ma tuttora disponibile in commercio Pier Giuseppe Sironi * * * Per le visite con l'utilizzo di un GPS risulta utile la consultazione
del sito RingraziamentiPer ottenere le necessarie autorizzazioni agli scatti fotografici
abbiamo contattato diversi funzionari ed operatori di Enti Locali. (per gli scatti all'interno della chiesa di S. Maria foris
portas) (per gli scatti nel sito archeologico) (per gli scatti nella zona del Monastero di Torba)
Inoltre ricordo con particolare piacere tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di incontrarci sul loro cammino, e che sono stati costretti a sottrarre del tempo alle loro occupazioni per dedicarlo a noi, per passarci la loro cultura e la loro esperienza vissuta sui luoghi. Infine è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno messo le loro conoscenze sui luoghi a disposizione gratuita non solo a me, aiutandomi così a preparare decorosamente questo lavoro, ma anche a tutto il popolo dei navigatori di Internet.
NotePer quanto riguarda il toponimo del luogo, riporto una nota redatta dallo stesso Pier Giuseppe Sironi cui abbiamo aderito. Castel Seprio, come storicamente più adatta, è la denominazione che verrà qui data al luogo dell'antica Castel Seprio, per lasciare quella di Castelseprio al vecchio non lontano Vico Seprio che oggi è ufficialmente così chiamato, con un unico lemma spesso purtroppo impiegato anche nel designare la zona delle rovine. * * * Per conoscere tutti i libri dei quali Pier Giuseppe Sironi è autore o
curatore, è possibile avvalersi del sito web * * * Tutte le fotografie pubblicate in questo sito sono state scattate da
Ferruccio Ferrazza nell'anno 2007 e 2009 e come tali protette dalle norme sul Diritto
d'Autore.
Testi di approfondimentoL'argomento oggetto del sito può essere approfondito con la lettura di
libri acquistabili anche via Internet. Archeologia
in Lombardia
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