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Bellinzona e la Mesolcina(premere qui per le note a piè di pagina)
A Lumino, grossa borgata allimbocco della Mesolcina, nella chiesa parrocchiale di S. Mamete, documentata dal 1237, ingrandita verso il 1530, con la costruzione delle tre navate, ristrutturata nel 1970 nella zona del presbiterio, ci sono nellabside affreschi di una Madonna con i santi Sebastiano e, forse, Bernardino e la data 1511(?) nello stile di Antonio da Tradate101. Ad Arbedo, sobborgo di Bellinzona,
dove il 30 giugno 1422 avvenne la famosa battaglia ove i Milanesi, guidati dal conte di
Carmagnola, sconfissero i Confederati, sorge, dietro gli scali ferroviari, la chiesa di
S.Paolo, detta anche chiesa Rossa, per i colori dei suoi muri, che la tradizione vuole
edificata come cappella commemorativa dellevento, su un oratorio del sec.XIII,
restaurata negli anni 1898-1900. A Gorduno, villaggio rimasto intatto e sorto su un pianoro roccioso scosceso verso sud, nella chiesa parrocchiale dal secolo XVI dei Santi Rocco e Sebastiano, massiccia, a pianta longitudinale, con coro, rivolta a nord-ovest, sulla parete dentrata e su quella di sinistra sono visibili tracce di affreschi tardogotici della Madonna e dei Santi Sebastiano, Rocco e Cristoforo, databili tra la fine del XV e linizio del XVI secolo; le cornici dipinte con motivi a traforo ed i pavimenti a scacchiera permettono di ascrivere queste opere rispettivamente ad uno dei Seregnesi o ad Antonio da Tradate103. A Cugnasco nella chiesa di Santa Maria delle Grazie riferito al nostro Maestro è un affresco con lAdorazione dei Magi116: uno di essi ricalca i tratti fisionomici di una delle figure di S. Maria in Selva e di figure della chiesa di S.Antonio di Maccagno Superiore.
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