La penisola del tesoro
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Editoriale

In questi anni di studio che mi hanno portato alla scoperta delle espressioni artistiche figurative del Romanico mi sono trovato, nella maggior parte dei casi, ad entrare in contatto con diversi e validi esponenti di una cultura locale che mi si è rivelata di elevato valore, sia per qualità sia per contenuti, storici od artistici che fossero.

In ogni caso, tuttavia, per aprire una qualsiasi forma di comunicazione è stato indispensabile porre in atto una approfondita ed oltremodo difficile ricerca, comunque fattibile solamente sui luoghi stessi.

Ecco quindi che sorge spontaneo pensare quanto la cultura locale sia relegata in un modestissimo spazio territoriale, ed ancor più, per logica conseguenza, quanto ne sia negata la conoscenza.

E' mio profondo convincimento che la cultura locale non abbia alcun valore qualora non sia adeguatamente diffusa al di fuori degli ambiti cui si riferisce. Diventa una cultura di "autoreferenza".

In un contesto culturale tanto aperto quanto lo è oggi quello prodotto dai sistemi telematici, la cultura locale deve necessariamente valorizzare in modo diverso il proprio contenuto sociale ed artistico, soprattutto nel confronto con altre culture, e ciò indipendentemente dal fatto che queste siano più o meno distanti dal percorso di sviluppo storico che la nostra cultura ha seguito nei secoli.

La tradizione comportamentale ed artistica, certamente frutto di eventi storici che hanno segnato i luoghi, se è vero che viene mantenuta viva dagli studiosi locali, è altrettanto vero che tende ad estinguersi qualora non sia sostenuta nel tempo da continui apporti innovativi, ma ancor più esplorativi e comunicativi.
Nella diffusione della tradizione storica oltre il confine del locale può essere vista una nuova forma di valorizzazione e rivitalizzazione dei valori storici di un'intera popolazione.

Libri relegati nella biblioteca del comune dove lo studioso agisce, opere dell'arte figurativa inaccessibili in edifici chiusi.

Ecco in cosa mi sono imbattuto in questi anni, ed avrei voluto titolare questo editoriale copiando pari pari da un recente quotidiano "Folle Italia, il paese dell'arte che tiene segreti i suoi tesori" e forse aggiungerei anche un mio personale sottotitolo "Vietato fotografare"

Ed allora è giunto il momento di rivelare e diffondere, per permettere ad altri di scoprire, ed a loro volta di rivelare e diffondere, per permettere ad altri di scoprire, ed a loro volta…

Questo numero della rivista vuole essere un punto di partenza per coloro che vogliono proseguire in queste mie scoperte, cercando in tal modo di mantenere vitale il principio ispiratore che ci anima, e cioè che la scoperta e la diffusione della cultura, o per meglio dire di immagini di beni culturali, non è una sorta di appropriazione indebita, anche perché non si saprebbe proprio nei confronti di chi lo possa essere. Fotografare, per esempio, un'opera d'arte sacra e renderne pubblica l'immagine non può essere considerato alla stregua di un furto, ma viceversa deve essere inteso come un'ulteriore forma di conservazione dell'immenso patrimonio culturale che circonda noi fortunati italiani, soprattutto in quei casi dove altrimenti l'opera sarebbe conosciuta solamente a quei pochi residenti che vivono nei dintorni.

Per questo ritengo che sia più facile, ed in questo confido, che le porte vengano aperte a chi vive sul territorio e lì è conosciuto, piuttosto che a chi viene da lontano, da fuori, io che da sempre sono un survegnù, come mi definiscono gli amici della Rezia.

La rivista è pronta da sempre ad accogliere le esperienze di chiunque abbia questa visione.

 

L'autore

Ferruccio Ferrazza

Consulente e docente in materia di organizzazione aziendale, da sempre si interessa di fotografia e di cartografia, tema che ha sviluppato in studi originali sulle tecniche della navigazione nei tempi antichi, più o meno remoti.
L'attenzione per i grandi viaggi di esplorazione del passato lo ha portato, in una sorta di fanciullesca fantasia, ad interpretare la figura dell'esploratore in ambito più domestico, mantenendo però lo spirito della ricerca e della meraviglia che animava i suoi ispiratori.
Ha così registrato le sue scoperte con centinaia di scatti fotografici permeati di una sensibilità particolare per le cose invisibili, talvolta perchè troppo piccole, ma più frequentemente perchè troppo grandi.
I suoi studi si sviluppano e prendono corpo con la frequentazione del mondo delle biblioteche, reali o virtuali, cartacee o telematiche, comunque ed ovunque sia possibile l'annidarsi di gemme nascoste e sconosciute di esperienze passate.
Il suo desiderio: avere finalmente il tempo libero per trasmettere ad altri questa sua cultura.
Questo sito, della cui testata è Curatore, è forse l'inizio.

 

Guida al sito

Il sito si suddivide in un insieme di documenti, che possono essere identificati anche come "schede" e che racchiudono informazioni con una presentazione grafica che si ripete, facilitando in questo modo una facile e completa acquisizione di quanto proposto.
Per ognuna di queste schede è indicato:
identificazione del luogo o della zona sotto attenzione
testi di riferimento
modalità di interpretazione dei dati geografici

Anche in questo caso si tratta di stimolare esplorazioni sui luoghi del nostro vissuto o del nostro vivere, e quindi non si ha alcuna velleità di mostrare un completo "inventario" dei luoghi storici; viceversa si vuole cercare di mostrare un esempio d'azione, o meglio un modello per prepararsi all'azione. Ma naturalmente l'obiettivo principale è quello di suscitare nel lettore la curiosità della ricerca.

Nel caso vi fossero delle fotografie, a queste si accede direttamente dai testi, dove la simbologia è indicata con il metodo usuale e consueto per il lettore. La selezione apre una finestra ulteriore dimensionata sulla foto stessa; una volta presa visione della foto, è consigliabile la chiusura della relativa finestra.

In questo numero si comincia da qui, con una indispensabile introduzione all'uso della cartografia e degli strumenti di rilevamento della posizione.

Come perdersi con il contributo di carte e GPS

- rudimenti di cartografia e localizzazione -

 

Bibliografia

I testi ed i documenti di riferimento sono contenuti nelle singole schede.

 

Ringraziamenti

Per prima cosa è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno messo le loro conoscenze sui luoghi a disposizione gratuita non solo a me, aiutandomi così a preparare decorosamente questi testi, ma anche a tutto il popolo dei navigatori di Internet, moderni emuli dei loro avi esploratori.

Un ringraziamento particolare all'amico Ernesto, che mi ha accompagnato non solo nell'esplorazione tradizionale dei luoghi, ma altresì sempre mi aiuta, con la sua visione di studioso della conoscenza umana, nella valutazione estetica di quanto appare ai miei inesperti occhi.
Consiglio il lettore di approfondire questo particolare aspetto con la lettura del numero 6 della rivista, che abbiamo voluto dedicare completamente al suo pensiero.

 

Contatti

Saranno particolarmente graditi i contributi dei visitatori che volessero segnalarci curiosità o dettagli da aggiungere a quanto da noi presentato, oppure volessero addirittura partecipare con un articolo e foto.

Per raggiungere l'autore con i vostri scritti potete utilizzare la posta elettronica
Ferruccio C. Ferrazza

(ATTENZIONE: TOGLIERE GLI SPAZI NEGLI INDIRIZZI EMAIL)

 

Nota

Tutte le fotografie pubblicate in questo sito sono state scattate dall'autore negli anni tra il 2006 ed il 2011 e come tali protette dalle norme sul Diritto d'Autore.
Ne è pertanto vietata la riproduzione, diffusione e spaccio, se non con l'espressa autorizzazione dell'autore.

 

Testi di approfondimento

L'argomento oggetto del sito può essere approfondito con la lettura di libri acquistabili anche via Internet.
In particolare, un click sui temi di riferimento che possono essere:

Storia della Chiesa
Iconografia

 

 

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Questo sito è una iniziativa personale di
Ferruccio C. Ferrazza
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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016