Quadro 8
Giovanni di fronte ad Erode
Vangelo di Matteo (XIV)
[3] Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per
causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello.
[4] Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!".
[5] Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un
profeta.
Vangelo di Marco (VI)
[17] Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di
Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
[18] Giovanni diceva a Erode: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo
fratello".
Vangelo di Luca (III)
[19] Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello,
e per tutte le scelleratezze che aveva commesso,
[20] aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.
Nella scena
si assiste al drammatico confronto fra il Santo,
scortato dai soldati, ed Erode. Questi, dal suo trono marmoreo, tiene l'indice puntato
probabilmente in opposizione al gesto analogo di Giovanni (la lacuna costringe a
immaginarlo) il quale, lanciando il suo proverbiale rimprovero gli «va quasi addosso»
(Robertini). Si scorge, infatti, la mano del soldato che lo trattiene per la veste. Nel
retro, Erodiade spia da una porta socchiusa.
Franco Mazzini in "Il Santuario di Santa Maria dei Ghirli"
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