Venegono Superiore
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Editoriale

Questo è un numero particolare.

Quanto volte ormai ho iniziato l'editoriale con questa frase?

Forse esiste una progressione continua, che porta il livello del "particolare" sempre più in là, e quindi è da ritenere che il termine "particolare" non abbia in realtà un significato assoluto, bensì si mostri in un significato relativo se confrontato con quanto avvenuto in precedenza.

E questo è proprio un numero particolare.

Nulla da visitare, nessuna guida sui luoghi, niente di conosciuto se non all'interno di quegli angusti spazi che sono occupati da un piccolo paese del nord Italia prealpino.

Nulla più che una memoria personale di un anziano abitante dei luoghi; l'antitesi espressa nella visione di ciò che si definisce come storia contemporanea.

Ed allora, si chiederà il lettore, perché dedicare un numero della rivista ad un tema che appare tanto vuoto di possibili interessi comuni?

Proprio nel senso dell'apparire sta la risposta.

Questa volta la rivista vuole esprimere un significato più profondo rispetto a quello dell'apparenza, un significato che si nasconde tra le quinte del contenuto, che si nasconde nei misteri della mente, che si nasconde nell'alchimia del ricordo, insomma che si nasconde nell'uomo e nella sua essenza filosofica.

Ecco allora che una nuova luce illumina ed evidenzia il recondito messaggio che emerge da un memoriale, e cioè il profondo legame che unisce in modo indissolubile lo spazio del luogo con il tempo della vita, in una trasposizione che solo l'homo sapiens è in grado di operare attraverso il ricordo.

Ma ancor di più.

Il ricordo è esportato, per così dire, dalla memoria per il tramite del linguaggio più consono ai luoghi, quel linguaggio che è esso stesso ricordo storico, frutto di secoli di vita locale, di lavoro e di migrazioni che ne hanno perfezionato il valore espressivo.

Una rivista scritta da un testimone della storia dei luoghi, e scritta con il linguaggio della memoria: puro vernacolo prealpino.

Uno stimolo perché il lettore si avvicini alla storia dei luoghi dove vive con il linguaggio di chi ci vive, e ravvivi così quella memoria che non solo viene offuscata dal tempo che corre, ma anche dal mutare dell'espressività linguistica.

L'ho preannunciato che questo è un numero particolare.

 

L'autore

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Fortunato Faletti

Fortunato Faletti nasce a Vedano Olona il 21 giugno 1924 (†2013) .
Dopo aver trascorso l'infanzia e l'adolescenza a Venegono Superiore, prima nel rione Pianasca e poi in quello di Porta Romana, compie studi classici presso l'Istituto Guanelliano di Fara Novarese.
L'otto settembre del '43 lo vede marinaio a Forte dei Marmi.
Come tanti altri, si rifiuta di consegnare le armi ai tedeschi e ripara a Venegono Superiore.
Si rifugia quindi in Svizzera dove resta, come internato militare, fino al 14 luglio del 1945.
Dopo aver lavorato presso varie ditte del luogo, nel '64 viene assunto alla Sprea di Venegono Superiore con la quale collabora fino al 1983.
Dal 1964 al 1967 ricopre la carica di Sindaco di Venegono Superiore, paese in cui vive tuttora.
L'amore per la scrittura non lo ha mai abbandonato.
In dialetto venegonese ha scritto un libretto di memorie Ma regordi… che … e una raccolta di Motti e Proverbi, entrambi qui pubblicati, ed in lingua italiana diverse poesie ed un romanzo.

 

Guida al sito

Il sito propone il lavoro dell'autore suddiviso in singoli capitoli, accessibili anche direttamente dall'indice;
tuttavia è consigliabile se non addirittura indispensabile seguire un percorso completo nella sua sequenza originale.
In caso contrario sarebbe impossibile comprendere il processo di elaborazione del modello organizzativo così come sviluppato dalla memoria dell'autore.

I testi sono con traduzione a fronte, così come voluto dall'autore con l'intento di aiutare coloro che nel dialetto prealpino non trovassero dimestichezza di comprensione.

La qualità della versione dialettale è quella proposta dall'autore, coerente con una versione discorsiva e dialogante con il lettore, piuttosto che linguisticamente perfetta; per questo motivo talvolta l'uso dei diacritici oltre che dei singoli termini potrebbe risvegliare negli studiosi qualche commento negativo.

 

Struttura del sito

 

PREMESSA

MA REGORDI… CHE…

TRADIZION E STRAMBERII

LA RELIGIOSITÀ, I USANZ E I DUBBI

PERSONN E PERSUNAGG

I RICORD DEL COMUN

UN INSEMA DE VENEGUNES E NON

CONCLUSION

MINI INTERVISTA

 

 

Mentre il sito era già stato impostato, tra i documenti dell'autore abbiamo scoperto l'esistenza di una raccolta di Motti e Proverbi.
Originariamente in lingua italiana, sono tradotti, interpretati e talvolta correlati da lui stesso nel dialetto locale, amplificandone la valenza del vox populi.
Ci è parso quindi che potesse interessare a più di un lettore il trovare qui pubblicato anche questo lavoro, un ampio florilegio ricco di ben 239 testimonianze del pensiero popolare.
L'autore ha tratto questa sua selezione del volume in suo possesso
Michele Lessona
Volere è potere
Ed. G. Barbera, Firenze 1870

 

MOTTI E PROVERBI

 

NOTA:
Il volume di Michele Lessona è disponibile nella sua edizione originale, interamente e gratuitamente scaricabile, attraverso il servizio offerto da Google Libri.
Ci siamo resi conto che una scorsa delle pagine, pur superficiale, consente di meglio comprendere quali siano stati gli elementi ispiratori per il lavoro di Fortunato Faletti.

 

Ringraziamenti

Un sentito ringraziamento è doveroso rivolgerlo nei confronti del Dott. Ernesto Arturi, venegonese d'adozione e di matrimonio, assiduo collaboratore nei percorsi di esplorazione che ViaggiNellaStoria cerca di realizzare alla ricerca di sempre nuovi temi. 
Per questo lavoro ha diligentemente operato per rendere pubblicabile la memoria dell'autore.
Per raggiungere l'autore è possibile farlo attraverso di lui e con i vostri scritti potete utilizzare la posta elettronica
Ernesto Arturi

(ATTENZIONE: TOGLIERE GLI SPAZI NEGLI INDIRIZZI EMAIL)

 

Nota del Curatore

Ho pensato a lungo se fosse il caso di pubblicare un testo che riguarda un periodo storico tanto a noi vicino da presentare, peraltro necessariamente, persone e luoghi ben riconoscibili; in fin dei conti si tratta di storie di uomini e di memorie dell'uomo.
Come ho detto in editoriale, l'attrattiva non è però nei contenuti, bensì nel modello di correlazione tra ricordo e memoria, che scaturisce nell'uso del dialetto.
Tuttavia, qualora in questa pubblicazione alcuno riscontrasse una violazione della riservatezza personale, sono certo che l'autore lo ha fatto in modo del tutto involontario e che vi porrà rimedio, ed io ne seguirò il volere.

Ferruccio C. Ferrazza
giugno 2010

Testi di approfondimento

Diversi sono i testi pubblicati a stampa che parlano di Venegono Superiore, ma come solito in questi casi si tratta di lavori la cui distribuzione è rimasta circoscritta in un ambito locale.
Peraltro sono proprio queste opere che, quando si inizia la scoperta di un paese, ci piace trovare nella biblioteca comunale e ci meraviglierebbe non trovarne; in ogni pur piccolo paese d'Italia si annida uno storico, sconosciuto ma attento studioso dei trascorsi dei luoghi.
Per questo consigliamo, ovunque vi troviate, di iniziare ogni visita parlando con chi gestisce la biblioteca comunale, sicuramente presente, talvolta ricchissima di documenti, quasi sempre ignorata dai residenti.
Ecco alcuni spunti per il tema attuale.

Qualcosa sui luoghi...

Quaderni di storia venegonese
(più autori, più volumi)
Ed. Comune di Venegono Superiore

...e qualcosa di curioso

Anna Marcaccioli Castiglioni
Streghe e roghi nel ducato di Milano: processi per stregoneria a Venegono Superiore nel 1520
Milano,Thélema, 2000.

 

 

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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016