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LA REGINA DEL ROSARIO

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La santella è situata in prossimità della frazione di Migiondo all'imbocco della strada che sale verso i monti.

Fu costruita nel 1857; gli affreschi, infatti, portano la data del 1° giugno di quell'anno.

Sullo specchio centrale della nicchia campeggia la Madonna del Rosario con in braccio Gesù Bambino; sul lato sinistro sono raffigurati s. Pietro e s. Antonio da Padova; su quello destro s. Giuseppe e s. Giovanni Nepomuceno.

All'esterno sulla fiancata che guarda verso l'Adda, infine, sono rappresentati s. Rocco e s. Sebastiano.

Non si sa chi sia l'autore degli affreschi interni, quelli esterni sono, invece, certamente opera di Luigi Tagliaferri. Questi ultimi dovrebbero essere stati eseguiti o nel 1905 quando il Tagliaferri dipinse la volta della chiesa parrocchiale, oppure nel 1912 quando lavorò nella chiesa di S. Giovanni Nepomuceno a Mondadizza.

È tradizione che, come modello per il volto di Gesù Bambino, l'artista abbia preso un bambino del luogo certo Giovanni Vincenzo Dal Pozzo figlio di Simone e di Maddalena Menini, nato il 15.03.1856 e zio di Battista Dal Pozzo (Battista del mulin).

Una scritta in alto sopra il capo della Madonna recita: «Flores mei fructus honoris et honestatis» = i miei fiori hanno dato frutti di gloria e di ricchezza, che potrebbe interpretarsi così: «Io benedico i miei devoti e li aiuto a vivere in santità di vita».

Nel settembre 1988 gli affreschi, che risultavano alquanto deteriorati, sono stati leggermente ritoccati dal pittore Mario Bogani di Fenegrò in provincia di Como.

Un ultimo particolare: la croce che campeggia sulla cuspide ricorda un tale Marco Antonio Stoppani morto improvvisamente sulla strada il 10 gennaio 1830.

E adesso una considerazione. Raramente si parla della Madonna come educatrice, eppure guardandola mentre tiene in braccio Gesù Bambino e lo mostra con santo orgoglio, non è fuori posto pensarla come modello delle mamme che hanno la gloria e la responsabilità dell'educazione dei figli.

Nel nostro caso poi il Bambino, che ha le sembianze di un nostro bambino, ricorda a tutti che ai piccoli si deve, in qualche modo, lo stesso rispetto e la stessa cura che si avrebbe per Gesù.

In particolare la Madonna ricorda alle mamme che devono cercare per i figli non la via più facile ma quella più giusta, che devono preoccuparsi di dare loro degli ideali; che prima che denaro devono dare loro delle idee; che prima della pulizia dei denti, c'è quella del cuore, ecc.

E forse le parole scritte sulla nostra santella messe sulla bocca della Madonna potrebbero essere tradotte così: «Dall'amore e devozione a me matureranno nella vita dei vostri figli frutti di virtù».

La santella di Migiondo prima dei recenti restauri

 

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Ferruccio C. Ferrazza
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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016