Grosotto
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LA MADONNA DI GROSOTTO

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L'affresco si trova sulla facciata della casa ora di proprietà di ***. Un tempo la casa apparteneva alla famiglia Fanti, un ramo dei Seccamoneta, una famiglia importante nei secoli passati.

Dai registri parrocchiali, però, risulta che un certo Garavatti Carlo originario di Roncale in data 10.01.1833 sposò una Fanti Maria Giovanna venendo ad abitare a Sommacologna e potrebbe essere stato questo tale a commissionare l'opera. Lo lascerebbe supporre anche l'immagine di s. Carlo che si vede nell'affresco (1).

Indicazioni più complete e più sicure si sarebbero forse potute avere da un'iscrizione posta ai piedi della Madonna, ma purtroppo oggi essa è illeggibile.

Comunque, da un confronto con un analogo affresco esistente a Grosio pare certo che l'autore sia il pittore Pietro Garzetti di Grosotto vissuto nel secolo scorso.

Nella parte superiore sono raffigurati i quattro evangelisti; sotto, entro l'arco, la Madonna delle grazie di Grosotto sorretta da due angeli e, ai due lati, s. Antonio da Padova e s. Carlo con in mano un libro.

A proposito poi della Madonna delle grazie di Grosotto e delle origini di quel santuario piace ricordare qui il racconto fattone da un certo Abramo Venosta e tramandato in un manoscritto del 1620 conservato nella Biblioteca Braidense di Milano.

L'anno 1487 li Sguizzeri vennero verso la parte di Bormio, brusando e sachegiando, e anchora giù per la Valtellina. Quando la comunità de Grosotto sapèro che quelli soldati erano pocho lontani, che vennero disturbando per ogni parte, se unì tutta la comunità qual era pochissimo populo in Grosotto a quel tempo, e si ordinò, e vottò da edificare una Chiesa a honore della Madonna benedetta, dove hora giace. E dopo che ordinato fu andò con la processione a far un circuito a torno quel tanto che haveva da edificare, e puoi andò in sin' di dentro del ponte del fiume Roascho, dove è il santello appresso il luoco de Vensolo, e si incontrò li soldati, si fermarono poi e ginochiatosi in terra e fece alquanto oratione. Li soldati videro, così tremarono in tal maniera che parevano esser spaventati tutti, e non ardiva di passar oltra, e così li soldati non sapeva che di loro fare. Dimandò poi una grafia alla comunità de Grosotto, quale dovesse lasar passare che non averia datto fastidio, e danno alcuno. La comunità gli concedette la grafia, e così passò senza dar alcun fastidio nel territorio de Grosotto.

La Madonna delle grazie di Grosotto sulla casa a Sommacampagna

--- NOTE ---
(1) Nel 1882 il Garavatti si trasferì con la famiglia a Bormio.

 

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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016