Sanski Most 1° giugno 1941

 

Carissimi

          essendo oggi domenica ed avendo un po’ più di tempo disponibile
ne approfitto per scrivervi una lettera un po’ più lunga del solito.

Da qualche tempo siamo sistemati in questo paese e devo dire che non ci
stiamo affatto male tanto per gli abitanti, gentili ed ospitali,quanto per
il clima.

Tutti i giorni facciamo bagni di sole a volontà, il rancio è ottimo, il
lavoro non è soverchiante, ragion per cui non possiamo minimamente lamen=
tarci.

Naturalmente però saremmo felicissimi di tornare presto in Italia e a
proposito correvano voci abbastanza buone sebbene,come potete immaginare
di preciso non si sa niente fino all'ultimo momento.

Garavaglia, come già vi scrissi, è venuto a Milano perché aveva la mamma
ammalata gravemente, spero che sarete andati a trovarlo e che vi abbia
raccontato le nostre peripezie e vicende trascorse.

Oggi è la festa dello Statuto e anche noi l'abbiamo festeggiata facendo
la messa al campo e una magnifica sfilata davanti alle Autorità militari
e civili; nel pomeriggio ci sarà poi una partita di calcio tra il nostro
Squadrone e la squadra dell'Artiglieria Celere (quella di Milano) che anche
lei è in questo paese.

Oggi ho trovato un'altro compagno appunto dell'Artiglieria che sta a
Milano nella casa dei tramvieri e abbiamo trascorso qualche ora in al=
legra compagnia.

Quando ritornerò mi vedrete rapato a zero perché prima del rientro in
Patria ci dovremo fermare alla frontiera per una disinfezione generale
e conseguente taglio dei cape11i, d'altra parte è un ben piccolo sacrifi=
cio paragonato a quelli sostenuti dai nostri compagni che combattono
su altri fronti.

Spero che la vostra salute sia sempre ottima; vi raccomando di non pen=
sare troppo a me perché io sto benissimo e non mi manca nulla, pensate
piuttosto a voi e procurate di mantenervi più in gamba che potete.

E Orlandino come va? Chissà coma sarà contento che è stato promosso!

Adesso dovrebbe andare un po' in campagna a respirare un po' di
aria buona perché a Milano credo che incominci a fare caldo.

Vi mando una copia dell'elogio che ci è stato indirizzato dal Generale
Comandante il nostro Corpo d'Armata, mi sembra di vedere papà quando
lo leggerà con gli occhiali inforcati e un sorriso di soddisfazione
sulle labbra e penserà certamente che anche suo figlio è capace di
qualche cosa.

Non mi resta altro da dirvi, salutate tutti i miei compagni, Dante, Vitto=
ria e Orlandino; vi mando un affettuoso saluto ed un bacione

 

Nino

 

 

 

E’ la prima lettera dattiloscritta, segno che mio padre si trova in una località dove è stato impiantato un sistema stabile di organizzazione e di servizio scritturale.

Una lettera di tutto riposo. La situazione è accettabile sotto tutti gli aspetti, anzi sembrerebbe addirittura gradita, non fosse per la lontananza da casa.