Tepelene 11.6.1939

 

Carissimi genitori

                       Ho ricevuto la vs lettera
del giorno 5 ieri con molto piacere.

Sento che la salute è ottima e sono
contento perché anch’io sto benissimo; ora
poi faccio anche la cura del sole e col
mio ritorno mi vedrete ben abbronzato.
Stamattina è partito Ferrari per Milano
essendoci pervenuto un telegramma da casa
dicendo che sua ,madre versa in pericolo
di vita, chissà! Gli ho detto di venire
a casa nostra a trovarvi e vi racconterà
la nostra vita di qui.

Stamane i bersaglieri del 3° Regg. tutti
di Milano che sono qui accampati
con noi hanno cominciato a partire
e domani partiranno tutti, dicono che
rimpatriano. Per noi finora non c’è
alcun ordine; si spera però che il
nostro rimpatrio sia imminente per partecipare
alle grandi manovre.

Ad ogni modo se i bersaglieri arrivassero
a Milano prima di noi manderò qualche
mio amico a trovarvi.

Ora qui fa molto caldo e ieri domenica
l’abbiamo passata a fare il bagno al
fiume, mi sembrava di essere al Ticino.

Ho ricevuto una cartolina di Orlando
e gli manderò qualche altra cartolina.

Quando scrivete mettete sempre francobolli
anche qualcuno da 25 centesimi.

Non scrivete più per posta aerea perché impiega
il medesimo tempo e così non sprecate
soldi inutilmente.

Altro non ho da dirvi, per la questione
del partito, si sistemerà al mio ritorno,
le zoccole vanno benissimo.

Saluti e abbracci.

 

Nino

 

 

Finalmente si ha tempo per rilassarsi e tornare a scrivere dedicando del tempo alla cosa.

Ora la vita non sembra nemmeno tanto difficile da condurre e si ha la possibilità di dedicarsi a qualche piacere personale.

La partenza dei commilitoni amplifica la speranza di essere vicini al rientro in patria.

Suscita un sorriso l’ultima frase: evidentemente mio padre intendeva parlare delle calzature (o no?).