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VERSO NOLIRaggiungere Noli non è particolarmente difficoltoso. Si trova infatti nelle vicinanze di unautostrada, di una linea ferroviaria e di linee marittime di importanza internazionale. Lautostrada A10 che porta da Genova a Ventimiglia ha due uscite che possono essere considerate in zona: per chi proviene da Genova è Spotorno e per chi proviene da Ventimiglia è Finale Ligure. Peraltro il percorso più breve una volta lasciata lautostrada lo si trova con luscita di Spotorno. Per chi proviene dal sud non è da disdegnare la possibilità offerta dalle linee di traghetto, che sin dalla Sicilia consentono di raggiungere Genova con un viaggio di tutto relax, e con la propria autovettura al seguito. La linea ferroviaria, che nel passato si snodava costeggiando la statale Aurelia, ora è stata arretrata con notevole vantaggio spaziale ed acustico per le residenze costiere, ma con un po di disagio per chi non trova più la stazione proprio sotto casa come una volta. Nel caso specifico, la stazione è stata unificata nella Spotorno-Noli e si trova nella parte interna, verso monte, dellabitato di Spotorno. Questo spostamento della linea ferroviaria, avvenuto nel 1977, ha consentito peraltro di recuperare la vecchia sede per piste ciclabili o percorsi pedonali, oltre che per piccole strade di collegamento automobilistico tra abitati costieri, sfruttando le diritte gallerie percorse una volta dai treni. Peccato che questo non sia stato possibile nella maggioranza dei casi sulla linea della Riviera di Ponente, motivando la scelta di chiusura delle gallerie con l'eccessiva lunghezza per essere idonee al passaggio pedonale. Io, che provengo dalla zona nord della Lombardia, per raggiungere la
Liguria con il mio veicolo di lenta andatura preferisco utilizzare unautostrada meno
trafficata, anche se un po più lunga, della tradizionale direttrice Milano-Genova
(quella che passa per Serravalle). Parlo della A26 che dalla Valsesia raggiunge la riviera
di Ponente attraversando il vercellese, il Monferrato e lalessandrino.
PICCOLA STORIA NEL VIAGGIONel nostro viaggio abbiamo scelto di partire in tarda mattinata, soprattutto perché non ci piace affrettarci quando non siamo impegnati da un appuntamento; unico punto fermo: il pranzo del mezzogiorno. Per questo motivo mi impongo di abbandonare verso mezzodì il percorso prestabilito verso la méta, di uscire dalla strada principale, statale o autostrada che sia, e di addentrarmi per qualche stradicciola alla ricerca del locale di bellaspetto, che significa allettante, pulito, discreto e non fastoso, di modeste dimensioni e non roboante di commensali, in un contesto ambientale che mi parli di atmosfere e genti nuove. Talvolta è solo il caso a favorirmi, come in questa occasione. Sarebbe lungo ed inutile spiegare perché mi trovassi a mezzogiorno inoltrato nella zona di Novi Ligure, ben distante dallautostrada di cui si parla. Ma non sempre la ricerca del desco meridiano si presenta facile. Tantè che quando la ricerca si protrae oltre un certo limite, divento meno selettivo e colgo la prima occasione accettabile. Dopo aver percorso stradine senza incontrare nulla, non solo di appropriato a nostro giudizio, ma nemmeno il cui servizio fosse quello di sedare la fame dei viandanti; niente ristoranti, locande, alberghi, trattorie, bettole, fast-food, venditori ambulanti; nulla di nulla. Arriviamo in un paese di poche case, una chiesetta in mezzo alla campagna; sono già rassegnato a proseguire la ricerca quando con la coda dellocchio scorgo un cartello che mi sembra indicare una locanda. Decisione definitiva, vada come vada; parcheggio. Ledificio è piccolo, una villetta, ma il locale sembra desolatamente chiuso ed ostile, come il paese dove si trova. La prima impressione è quella che conta. In questo caso, nulla di più sbagliato. Non solo il locale è aperto, ma allinterno ha un aspetto molto accogliente, ed è accompagnato da un servizio professionale ed accurato. Siamo gli unici in sala, mia moglie ed io, e forse beneficiamo di questa atmosfera familiare che si instaura tra noi ed il gestore, e così posso iniziare il mio passatempo preferito: la chiacchiera. E è così, dopo aver pranzato al meglio secondo i miei canoni, che vengo a scoprire che mi trovo nel bel mezzo di una zona storicamente importante, dove si sviluppò una vicenda bellica tra Francesi ed Austro-Russi alla fine del 700, proprio lì, a Pasturana. Si tratta della battaglia di Novi, il 15 agosto del 1799. Alle 5 del pomeriggio gli Austro Russi sfondano la resistenza dei Francesi ed invadono Novi; i Francesi fuggono. Leggo in un libello offertomi in dono dal gestore della locanda che ha reso felice il mio relax meridiano (Pasturana nel tempo ricerche di Gianfranco Bersaglio 1996): La maggior parte delle truppe (NdA: francesi in fuga) prese il via di Pasturana ma nel disordine della ritirata le artiglierie, rotolando per la discesa di Pasturana, impedivano il cammino ai soldati che si ammassavano sulla strada per fuggire verso Tassarolo. Quel battaglione di Ungheresi, comandato da Sztaray, nascosto in quellaltura, favorito dalla posizione, aprì il fuoco contro i francesi che scendevano da Pasturana lungo una strada interamente esposta al loro tiro e, rallentandone la marcia, consentì ai battaglioni di Ott e Bellegard di raggiungerli e completare il massacro.. Ricerco lautostrada non prima di aver esplorato la discesa verso Tassarolo, dominata da un castello che risale alla metà del 600 e che fu degli Spinola, signori locali. Riprendiamo il viaggio, verso il mare. Sono soddisfatto; ho pranzato, ho chiacchierato, ho scoperto un mondo nuovo, ho imparato qualcosa di storia che non conoscevo.
ARRIVOArriviamo a Maremma di Spotorno nel pomeriggio avanzato. Il percorso è stato divertente, istruttivo e rilassante.
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