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Il borgo
Il vescovado
L'entroterra

 

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LA ZONA

Noli è come fosse una pietra preziosa in un castone roccioso.
E' sufficiente uscire dall'abitato ed incamminarsi su qualsiasi strada per essere costretti a salire.
Per questo motivo è normale e facile trovarsi in luoghi che ne consentono, anzi ne favoriscono, l'osservazione dall'alto.

Un piccola distesa di tetti rossi dai quali si elevano le torri, di colore più scuro per dimostrare la loro vetusta salute, come i volti di quei contadini che, sin dalla loro nascita, hanno vissuto del rude lavoro che li ha cotti sotto i raggi del sole. Appunto, identico il colore.

Lo stesso Dante Alighieri si accorse di questa particolarità, e ne usò il paragone per rappresentare una situazione di impervio percorso per ripe scoscese:
... e discendesi in Noli...
(Divina Commedia - Purgatorio - Canto IV 25)

Ed un commentatore, del quale però non ho riferimento diretto, aggiunse:
E vedeva aprirsi un picciol golfo e sovra esso sedere in augusta cerchia una città memorabile, non per le sue settantadue torri che l'abbellano ma per l'ardimento dei suoi abitatori che sparsero il nome di Noli nelle più lontane regioni.

Tale un tempo, tale oggi.

Non credo sia un caso che l'ANCI (Associazione dei Comuni d'Italia) l'annoveri nel sodalizio del club "I borghi più belli d'Italia".
Dalla prefazione del Presidente, datata 2001, leggiamo:
Per questo si è deciso di costituire un Club di Prodotto che raccogliesse le giuste esigenze di quegli amministratori più accorti e più sensibili alla tutela e alla valorizzazione del Borgo e che intendessero partecipare con convinzione ad una struttura associativa così importante ed impegnativa.
Per essere ammessi occorre infatti corrispondere ad una serie di requisiti di carattere strutturale, come l'armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino.
Occorre inoltre impegnarsi per migliorare continuamente tali requisiti in quanto l'ingresso nel Club non ne garantisce la permanenza se non viene riscontrata una volontà, attraverso azioni concrete, di accrescerne le qualità.

Grande impegno, che sinora sembra possibile riscontrare, quantomeno da parte del visitatore.

 

Ho voluto suddividere l'esplorazione in tre diversi grandi contesti.

Dapprima il Borgo vero e proprio, con i suoi molteplici aspetti e monumenti a testimonianza del passato ricco sia economicamente sia anche di quelle esperienze e di quegli eventi che hanno fatto la storia, e non solo quella locale.

Una sezione a parte è dedicata all'Arcivescovado, monumento unico, di grande fascino per la posizione dominante e per la sua recente ristrutturazione, condotta nel rispetto degli originali canoni architettonici e di arredamento.

Per ultimo l'Entroterra, non vasto per motivi orografici, ma singolarmente piacevole per le esperienze che propone all'esploratore, frequentemente spinto per curiosità ad intraprendere percorsi arditi ed inusitati, soprattutto dei quali è ignota la méta.
Ma tanto basta scendere, ed al mare prima o poi s'arriva
...e discendesi in Noli...

 

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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016