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EditorialeItalia, unità, commemorazione; le parole dellanno 2011. A nord i monti, dalle altre parti le acque. Invalicabili baluardi che la natura ha posto a delimitare quel territorio che è il nostro Paese, e proprio a motivo di queste condizioni non avrebbe mai potuto in alcun modo trovarsi disunito, frantumato, sezionato. Tuttavia, ed a dispetto di queste evidenze, qualcuno comunque si adoperò per diffondere la convinzione che fosse necessario intervenire per costruire lunità territoriale (ma che forse intendeva più come politica), e di ciò ne fece unideale ed un obiettivo, tanto da istruire ed organizzare eserciti e spedizioni, di cui nel tempo rimase e permane un fulgido ricordo, e se ne raccontano le gesta e se ne commemorano i successi, solennemente. Tutte storie che non riguardano altro se non lumana passione, non certo la geografia od un popolo, poiché non vi era alcun bisogno di unire ciò che la Natura già aveva provveduto a creare in modo unito e protetto. E allora; non è forse da prendere in considerazione lipotesi che
fu proprio tutto questo spirito di unificazione che rese lItalia più disunita che
mai? Ed è proprio grazie a questa forma darte che lItalia fu, ed è rimasta stabilmente pur nel trascorrere dei secoli, comunque tutta ben unita e raccolta, con fondamenta, pilastri, pareti e saloni ad immagine e somiglianza di un unico ed eclettico museo, il più grande museo al mondo. In questo numero cercheremo di entrare in alcune delle sue sale, che però troppo frequentemente si presentano chiuse, forse perché ritenute di poco valore, o forse perché non proteggibili dallazione devastatrice delluomo, comunque accantonate, talvolta trasformate, ma sempre custodi di valori inestimabili, darte e di storia, la cui scoperta ci affascina da sempre e la cui diffusione di conoscenza si pone al vertice delle nostre ambizioni. Facciamo in modo che si aprano quelle sale, che ci mostrino come la rappresentazione artistica del Sacro e del Profano siano lelemento unificatore di un intero popolo, un indiscusso ed inestimabile valore non per loggetto in sé, quanto piuttosto per le storie che racconta, frutto di una innumerabile molteplicità di soggetti e di autori. Cose già viste, cose da vedere; cose rivelate, cose da rivelare. Anche noi siamo schiavi, come ogni altro scrittore della realtà, dello scoop, e cerchiamo di spiare dietro le porte per raccontare al mondo quello che abbiamo visto o, più frequentemente, intravisto. E denunciare ciò che ci è negato.
L'autoreFerruccio Ferrazza Consulente e docente in materia di organizzazione aziendale, da sempre
si interessa di fotografia e di cartografia, tema che ha sviluppato in studi originali
sulle tecniche della navigazione nei tempi antichi, più o meno remoti.
Guida al sitoIl sito si suddivide in tre sezioni, oltre la necessaria Prefazione. Anche in questo caso si tratta di stimolare esplorazioni sui luoghi del nostro vissuto o del nostro vivere, e quindi non si ha alcuna velleità di mostrare un completo "inventario" dei luoghi storici; viceversa si vuole cercare di mostrare un esempio d'azione, o meglio un modello per prepararsi all'azione. Ma naturalmente l'obiettivo principale è quello di suscitare nel lettore la curiosità della ricerca, come altre volte abbiamo cercato di fare, ma (confesso) con risultati pressocchè nulli. Nel caso vi fossero delle fotografie, a queste si accede direttamente dai testi, dove la simbologia è indicata con il metodo usuale e consueto per il lettore. La selezione apre una finestra ulteriore dimensionata sulla foto stessa; una volta presa visione della foto, è consigliabile la chiusura della relativa finestra. In questo numero si comincia da qui, con una indispensabile Prefazione, introduttiva al pensiero che ha portato alla pubblicazione nel passato, ma che soprattutto ha consentito di raccogliere una vasta quantità di notizie, informazioni e fotografie che saranno la base per il futuro.
BibliografiaI testi ed i documenti di riferimento sono contenuti nelle singole sezioni.
RingraziamentiPer prima cosa è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno messo le loro conoscenze sui luoghi a disposizione gratuita non solo a me, aiutandomi così a preparare decorosamente questi testi, ma anche a tutto il popolo dei navigatori di Internet, moderni emuli dei loro avi esploratori.
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NotaTutte le fotografie pubblicate in questo sito sono state scattate
dall'autore negli anni tra il 2006 ed il 2011 e come tali protette dalle norme sul Diritto
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