Pian Poma
Home Su Bene Lario Brienno - la galleria Crocione - Brente Crocione - Calbiga Carlazzo - Cusino Carlazzo-Grandola Colmegnone Paullo - Crocetta Gordona Griante - Pilone Alpe di Grona Lanzo d'Intelvi Legnoncino Legnone Orimento Pellio Pian Poma Ponna - Claino Sasso S. Martino

 

 

PIAN DE LA POMA

 

Ore 7 del mattino, dopo un’ occhiata al panorama per avere la certezza di una buona giornata, parto con Gabriele, un amico, con l’ inseparabile Suzuki Jimny per raggiungere Fermo che ...

Domenica 30 ottobre 2005 con la mia auto parto alle 6.30 per raggiungere il Rifugio Bivacco all’Alp de Volt dove ho appuntamento, per le 8, con Orlando e quando lui arriva voglio aver già fatto colazione.
Orlando arriva puntuale e con lui Gabriele Selva di Loveno di Menaggio, bevuto un caffè con la sua Suzuki ci dirigiamo verso la strada militare Alpe di Grona – Ponna posta a metri 1.440 s.m. ammirando il sempre affascinante panorama dal Rifugio.
(foto 1 - foto 2 - foto 3 - foto 4)

Veramente il "caffè" consisteva in pane e salame, pancetta nostrana, formaggio, vino, sambuca corretta caffè.

Percorriamo questa strada in direzione Ponna per circa tre chilometri e al Pian de la Poma o Trii Cunfin (tre confini), poichè un tempo era termine di confine tra i comuni di Bene Lario, Porlezza e Tavordo, posteggiamo la macchina.
A piedi scendiamo camminando su una cresta posta sul fianco destro della Valle della Graniscola per circa 300 metri, ad una quota di metri 1380 s.m., e troviamo la trincea del Pian de la Poma.
(foto 1 - foto 2 - foto 3 - foto 4)
E’ una trincea ben conservata a forma di mezzaluna, unica caratteristica su queste montagne è che sul fondo presenta due marciapiedi, quello solito sul davanti di alzata ed uno sul retro, inoltre ci sono dal davanti verso l’interno delle rientranze che permettono il passaggio ma dividendola in vari settori quasi a voler limitare le perdite nel caso venisse colpita da bombe.
Camminando di piano verso sera (ponente) poco sopra la Valle della Graniscola, valle che scende fino nelle vicinanze dell’Oratorio di San Maurizio a Porlezza, troviamo altre tre trincee
(foto 1 - foto 2 - foto 3 - foto 4 - foto 5)
ed alcune piazzole che non saprei a cosa servissero, forse postazioni per piccoli mortai.
Prima di sbucare sul pascolo della Corte Vecchia si diparte una trincea che collega il pascolo e che si trova poco sopra i ruderi del vecchio monte, siamo sempre ad una quota di metri 1380 s.m.
Questa trincea è collegata, a monte, ad un pianoro tutto trincerato.
(foto 1 - foto 2 - foto 3)
Dalla Corte Vecchia l’occhio spazia sul sottostante lago Ceresio da Porlezza fino a Lugano, sulla Val Cavargna e sul massiccio del Monte Rosa.
Al pianoro imbocchiamo una mulattiera militare che va verso sera e, dopo un centinaio di metri e sotto una decina, troviamo una trincea con galleria a due entrate.
(foto 1 - foto 2 - foto 3 - foto 4)
Entriamo, strisciando attraverso un piccolo buco rimasto di una delle due entrate e la visitiamo al suo interno, dentro non presenta nessuna camera per ricovero truppa.
Più avanti, circa 200 metri e sempre sotto la mulattiera, analoga trincea con galleria ma non accessibile.
Proseguendo il cammino, a sinistra ed in fregio alla mulattiera, troviamo una galleria con tre entrate sulle quali venivano posizionate le mitragliatrici per dominare i sottostanti pascoli ma, purtroppo anche questa non è accessibile.
Altra galleria, sempre a sinistra, troviamo poco dopo; entriamo a visitarla e termina dopo una quindicina di metri.
(foto 1 - foto 2 - foto 3 - foto 4)
Giungiamo ai Panee dell’Alpe di Lenno, a destra i ruderi di un monte e sotto una settantina di metri una trincea che tralasciamo di visitare.
Un tempo chiamavano Panee le piccole sorgenti o i fontanili dove l’acqua sgorgava a gocce.
Il Monte Galbiga è una montagna povera d’acqua e, per abbeverare il bestiame, venivano scavate delle bolle di abbeverazione (piccoli laghetti) alimentati da acqua piovana tramite canali scavati nel pascolo e, per rendere stagnanti questi laghetti, vi veniva buttata della cenere.
Sia i Panee (foto 1 - foto 2) dell’Alpe di Lenno che il fontanile di Pessigola, posto sulla mulattiera militare che sale al Rifugio Venini dal Rifugio Bivacco Alp de Volt, presentavano una fontana di calcestruzzo e questo mi da motivo di credere che fossero state realizzate contemporaneamente con le trincee per abbeverare i muli.
Ritornando a noi mando Orlando avanti di un centinaio di metri a fotografare la mulattiera ove la principale scende verso l’ Alpe di Claino mentre, una deviazione a sinistra, sale all’Alpe di Lenno collegandosi con la carrabile che sale da Pigra a Ponna.
A questo punto dai Panee ritorniamo indietro verso la Corte Vecchia e deviamo a destra su una mulattiera militare, che ci porta in cima al pascolo di detta Corte, ove una trincea ed un camminamento ci portano ad un’opera interrata che non saprei definire se osservatorio o postazione di mitragliatrici.
Osservando bene io opterei per quest’ultima previsione; potrebbe essere stata realizzata nel caso di cedimento delle linee di difesa più in basso nel pianoro.
Raggiungiamo la Suzuki e ci dirigiamo verso il Rifugio all’Alpe de Volt dove io mi fermo a pranzare mentre i miei compagni proseguono verso Loveno “

 

<HomePage>   <Il progetto>   <Colophon>   <Registrazione>   <Collaborazioni>   <La biblioteca>   <Il Sommario>

Questo sito è una iniziativa personale di
Ferruccio C. Ferrazza
Tutti i diritti sono riservati.
ViaggiNellaStoria® è un marchio registrato.
ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016