Gordona
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SASSO GORDONA (mt. 1410)

 

Oggi mio compagno di viaggio è Nicola, un amico di Loveno (fraz. di Menaggio), che accetta di buon grado di accompagnarmi sia per farmi compagnia che da guida avendo fatto il servizio militare nel ’69 da quelle parti, precisamente nella caserma della Guardia di Finanza oggi ribattezzata Rifugio Prabello.

Partiamo da Menaggio di buon’ora, arriviamo a San Fedele, prendiamo il bivio per Casasco, raggiunto il paese proseguiamo sempre su strada asfaltata in direzione Erbonne.

Ad un certo punto, in corrispondenza di una curva a sinistra, scorgiamo due carrarecce che si addentrano nel bosco; prendiamo quella più alta e dopo poco ammiriamo sulla sinistra un verde pascolo con una vecchia stalla ristrutturata (Alpe di Casasco).

Ammiriamo anche il panorama del centro lago di Como con Bellagio e la Grigna.

Scendendo a piedi, o con la carrareccia che vi ci porta, alla stalla possiamo notare quattro postazioni di cannone inerbate ma ancora distinguibili.

Naturalmente sono sempre più difficili da identificare anche a causa della presenza di mucche che, pascolando, contribuiscono al loro degrado.

Proseguiamo e giungiamo a Pian Perla, promontorio circondato dal bosco che si innalza a sinistra della strada, dove dietro all’edificio dell’Alpe notiamo una nevera e, con molta fantasia, i resti di una batteria. Le prime tre piazzole con i camminamenti di accesso sono completamente inerbate mentre la quarta, in muratura, è ancora visibile.

Continuiamo lungo la strada ed arriviamo al Rifugio Prabello che, come già detto prima, suscita commozione e ricordi in Nicola.

Di fronte a noi il Sasso Gordona (foto: vista da Binate - vista da Pigra), sommità ben distinta e senza piante, dalla struttura rocciosa molto visibile, la cima più tipica della zona per la sua posizione isolata a cavallo fra la Val d’Intelvi e la svizzera Val della Crotta e per la sua ardita forma piramidale.

Chiediamo ad un valligiano quale sia la strada migliore da seguire e, malauguratamente, perdiamo una mezz’ora di tempo perché, sia lui che Nicola, si guardano fissamente negli occhi cercando di ricordare chissà cosa e scoprono di aver giocato, quarant’anni fa a guardie e ladri.

Uno faceva”el sfrusadoo”e l’altro”el burlanda”.

Ci incamminiamo, dopo aver più volte tentato di interrompere la conversazione, lungo il sentiero che sale verso il Sasso Gordona ed a questo punto lascerei la descrizione di quanto si può vedere alle immagini fotografiche.

Le fotografie delle postazioni:
fortificazione (1) - fortificazione (2)
galleria (1) - galleria (2) - galleria (3)
osservatorio
postazione (1) - postazione (2)
ricovero
trincea (1) - trincea (2)

Lo sperone roccioso, chiamiamolo così, non è molto grande ed in due / tre ore comodamente lo si può visitare tutto percorrendo i numerosi sentieri che si snodano tra le testimonianze militari create dall’uomo.

E’ più difficile dare indicazioni precise sul percorso da seguire poiché vi sono sentieri creati per collegare le varie postazioni militari e sentieri, creati dal passaggio degli animali, che possono distrarre.

Il terreno è molto ripido, data la morfologia della montagna, bisogna stare attenti; in alcuni passaggi ci sono anche delle brevi corde fisse per maggior sicurezza.

Però è una esperienza molto interessante e che, alla fine, ti lascia meravigliato per quanto si è saputo fare, costruire, sul Sasso Gordona.

panorama.jpg (12200 byte)

Consiglio di salire sulla cima per ammirare il bellissimo panorama sulla Val d’ Intelvi e sull’alto lago di Como.

 

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ISSN 2284-3620

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016