Quadro 17
Giuliano lApostata fa disseppellire il corpo di Giovanni per cancellarne il culto
Legenda aurea di Jacopo da Varagine (CXX)
Per ordine di Giuliano l'Apostata i pagani dispersero le sue ossa, ma i miracoli non
cessavano
Giuliano l'Apostata - col manto rosso foderato d'ermellino e una
corona a cresta - ordina la dispersione delle spoglie del Santo. La scena si svolge presso
il sepolcro marmoreo scoperchiato, nel quale un soldato si è teatralmente tuffato per
estrarne non è dato vedere che cosa, mentre un commilitone (forse il primo di una schiera
nascosta dallo stucco) regge l'insegna imperiale quasi a formalizzare il fatto ricordato
nel 362 d.C. I due personaggi barbuti, che fanno capolino a sinistra, dovrebbero
identificarsi nei seguaci del movimento battista che diede vita, fra l'altro, a una
tradizione di pellegrinaggi alla tomba di Sebaste,
Franco Mazzini in "Il Santuario di Santa Maria dei Ghirli"
NOTA
Da questo quadro in avanti non vi sono riferimenti nei testi sacri
canonici, ma solamente in quelli storici o leggendari che peraltro convergono nella Legenda
Aurea di Jacopo da Varagine, come Historia Ecclesiastica di Rufino dove si
legge:
Sepulchrum Ioannis Baptistae mente rabida et funestis manibus invaderent, ossa
dispergerent, atque ea rursum collecta, igni cremarent, et sanctos cineres pulveri
immixtos, per agros et rura dispergerent.
Dove ciò avvenne ce lo dice Teodoreto:
Sebastae vero Joannis Baptistae arcam aperuerunt et, ossibus combustis, cinerem
dissiparunt.
I quadri successivi sono un evidente riferimento a questi testi.
[quadro precedente] [quadro
successivo]