Quadro 13
Erodiade e Salomè con il capo di Giovanni
Vangelo di Matteo (XIV)
[11] La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò
a sua madre.
Vangelo di Marco (VI)
[28] La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede
alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
la «consegna» del capo, da Salomè a Erodiade. Il fatto, che
secondo i Vangeli dovrebbe verificarsi nell'ambito stesso del Festino, avviene qui in
tutta segretezza, figurativamente enfatizzato da una cornice monumentale e da uno sfoggio
di eleganza nelle due donne coronate. Estraneo all'azione, ma sicuramente non senza
significato, è l'episodio del «testimone» occhieggiante dall'alto della torre nel quale
si è proposto di riconoscere il fratello della stessa Erodiade, Erode Agrippa. Salomè,
in piedi - nell'elegante cottardita rossa, un lembo dello strascico tirato su e ripiegato
sul braccio sinistro! - fa scivolare il piatto nelle mani della madre che, essendo seduta,
si sporge torcendosi sul busto per riceverlo. In effetti le due donne sorreggono a quattro
mani, come per condividere una responsabilità, il peso di quel capo che il pittore ha un
po' ingrandito e crudelmente analizzato in ogni dettaglio.
Franco Mazzini in "Il Santuario di Santa Maria dei Ghirli"
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