Quadro 11
Il banchetto di Erode
Vangelo di Matteo (XIV)
[6] Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque
tanto a Erode
[7] che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato.
[8] Ed essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di
Giovanni il Battista".
[9] Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le
fosse data
Vangelo di Marco (VI)
[18] Giovanni diceva a Erode: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo
fratello".
[19] Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non
poteva,
[20] perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e
anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
[21] Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto
per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
[22] Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.
Allora il re disse alla ragazza: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò".
[23] E le fece questo giuramento: "Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse
anche la metà del mio regno".
[24] La ragazza uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella
rispose: "La testa di Giovanni il Battista".
[25] Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio che tu mi dia
subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista".
[26] Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle
opporle un rifiuto.
Qui la tensione drammatica, al culmine. si affida a un accorgimento
inteso a tradurre in immagine l'efferata domanda di Salomé a Erode; vi è infatti
prefigurato il momento in cui la giovine mostra al re il «dono» della testa del Battista
sul piatto. Lo stato lacunoso dell'affresco e l'abrasione del colore ne vietano una
lettura completa e precisa, ma Erode non può essere che il personaggio coronato emergente
all'estrema destra, con le mani levate in un gesto di repulsione; dell'altro commensale in
parte visibile - di fronte, dietro la mensa ingombra di cibi - non si vedono che la
capigliatura (il capo è abbassato) e le mani pure levate, nell'atto, sembra, di coprirsi
gli occhi. Da notare che Salomè, inginocchiata in primo piano, è aiutata a reggere il
piatto da un servitore che si sporge di là dalla tavola.
Franco Mazzini in "Il Santuario di Santa Maria dei Ghirli"
[quadro precedente] [quadro
successivo]