L'ESPERIENZA ESTETICA
di Ernesto Arturi
(© dicembre 2008)
INDICE DEGLI ARGOMENTI
NOTA
È consigliabile seguire un percorso completo nella sua sequenza originale.
Cap. 1
Dove si racconta di due viaggiatori e … delle chiese che visitano
Cap. 2
Dove le parole, ahimè, non sono quello che sembrano
Cap. 3
Dove un certo Mongolfier ha qualcosa a che fare con le rose profumate
Cap. 4
Dove le persone adulte giocano spudoratamente con il Lego
Cap. 5
Dove si parla di esperienza vissuta e dove i sentimenti mostrano la loro vera
“natura”
Cap. 6
Dove l’autore, dandosi delle arie, cerca di chiarire ciò che invece nella nostra
esperienza non è per nulla chiaro
Cap. 7
Dove, imitando Shakespeare, si vuol far credere che nell’esperienza vissuta c’è
una logica bestiale
Cap. 8
Dove l’autore, che non è una persona seria, si distrae andando in bicicletta.
Cap. 9
Dove l’autore è costretto a ricordare quando gli insegnanti gli gridavano dietro:
“studia somaro!”
Cap. 10
Dove l’autore gira nudo per il bagno gridando: “ora lo so, è tutta colpa della
fantasia”
Cap. 11
Dove l’autore, concedendosi un giro di valzer, scopre cosa sono “ritmo” e
“forma”
Cap. 12
Dove l’allucinazione compare improvvisamente e sconvolge tutto
Cap. 13
Dove si spiega come possa accadere ad una vergine di sentirsi la Madonna
Cap. 14
Dove si entra in una meravigliosa caverna piena di dipinti in compagnia di Sigismondo
l’Allegro
Cap. 15
Dove ricompare Shakespeare con una storia macabra che riguarda un certo Macbeth e i boschi
che si muovono
Cap. 16
Dove si cerca di dimostrare che “una rosa è una rosa è una rosa è una rosa”
Cap. 17
Dove sant’Anselmo litiga con quel pacioccone del monaco Gaunilone
Cap. 18
Dove si analizzano i classici versi di Catullo: “Ti odio, vipera! ti amo,
pulcino!”
Cap. 19
Dove si scopre che nella mente di ciascuno di noi c’è una “copia” delle
cose, ma nessuno sa dove sia l”’originale”
Cap. 20
Dove si spinge l’incauto lettore a distinguere il “vero” dal
“falso”
Cap. 21
Dove si spiega perché un’opera d’arte è un capolavoro di equilibrio
Cap. 22
Dove l’autore sfoggia la sua misera cultura in “storia dell’arte”
Cap. 23
Dove si scopre che l’arte unisce il ritmo con la forma, grazie alla signora fantasia
Cap 24
Dove si viene a sapere che il signor Pavlov aveva un cane che torturava tutti i giorni
Cap. 25
Dove l’autore, con grande presunzione, cerca di farci capire l’arte moderna
Cap. 26
Dove si racconta di Michelangelo, della Cappella Sistina, ed altri fatti emozionanti
Cap. 27
Dove si conferma l’adagio che “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò
che piace”
Cap 28
Dove ci si chiede: “cos’ha l’arte in comune con l’artista e
l’artigiano?”
Cap. 29
Dove si cerca di imparare a ”leggere” le opere d’arte e vivere felici
